MOLINA ATERNO (AQ) – Palazzo Piccolomini e torre castello
Si affaccia sulla piazza del paese:La sua parte più antica è quella incernierata sulla corte con loggiato quattrocentesco e grazioso pozzo centrale. Interessante anche l'ingresso secondario del Castello. Il portale che comporta un'imponente bugnatura, cordonata perimetralmente, è sormontato dallo stemma gentilizio in pietra. La torre, edificata tra il XIII e il XIV secolo, inizialmente fu destinata alla funzione di avvistamento e di controllo sul territorio. In un secondo momento fu inglobata tra gli edifici del borgo e il palazzo fortificato. L'intero apparato venne modificato nel XVIII secolo, pur conservando la porta d'ingresso originaria trasformata in finestra, costituita da un vano rettangolare incorniciato in blocchi di pietra concia sovrastata da un balconcino ottocentesco. La torre è sviluppata su tre piani ed è realizzata in pietrame di piccola pezzatura legata a malta con possenti ammorsature d'angolo. Già feudo della contea di Celano dal 1143, nel Catalogo dei Baroni, Molina venne assegnata nel 1182 a tal Rainaldo di Molina, vassallo dei conti di Celano; i Cantelmo, potenti signori di Popoli, ne entrarono in possesso nel 1309 ma furono costretti a cederlo ai Simeonibus di l'Aquila, che lo tennero saldamente fino all'estinzione del loro casato. Posseduto dai Pietropaoli dal 1650, fu tenuto fino alla eversione della feudalità nel 1806. Terra di confine, nel 1273 Molina apparteneva all'Abruzzo Citeriore, venne poi inglobata nel contado aquilano nel 1438. I secoli XVI e XVII furono momenti di grande impulso edilizio e di rinnovamento; anche l'antico castello venne ampliato con l'aggiunta dell'ala che affaccia sulla piazza, divenendo così Palazzo Piccolomini.
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