lunedì 2 maggio 2011

Il castello di lunedì 2 maggio



AIROLA (BN) – Castello longobardo-Caracciolo

E’ collocato sulla collina di Monteoliveto a quasi 500 metri sul livello del mare, in una posizione incantevole. La sua topografia si distacca nettamente dalla valle sottostante e si configura come un'isola fortificata, un presidio inaccessibile, il luogo piú idoneo, per garantire la sicurezza contro gli attacchi nemici. Nonostante il tempo abbia distrutto molti elementi del castello, le strutture superstiti rimangono suggestive e rendono perfettamente l’idea della grandiosità del complesso medievale. La superficie fortificata, che occupa circa 12.000 mq, è composta dai resti del Castello e da due cinte murarie che, seguendo un'andamento concentrico intervallato da piccole torrette (alcune sono visibili sul lato Sud), racchiudono la parte alta della collina. Uno degli elementi architettonici più significativi del maniero è l'ingresso posto nel lato nord-est che conserva quasi intatte le caratteristiche originarie. Esso è caratterizzato da un portale in pietra bianca, ad arco ribassato, sul quale ancora si conserva lo stemma gentilizio Carafa-Della Leonessa e la configurazione architettonica del sistema di chiusura del ponte levatoio. L'ambiente superiore era caratterizzato da finestre e da feritoie tonde e a croce. Altro elemento caratteristico è la Cappella Palatina posta a destra del cortile. Si ipotizza l’esistenza del castello già nel X secolo ma è certamente il monumento più antico di Airola, costruito in epoca longobarda. Ospitò il conte Rainulfo, acerrimo nemico del Gran Conte delle Due Sicilie, Ruggiero I. Tra il XII e il XIII secolo venne ingrandito da Federico II. Nel 1276 il Feudo fu donato da Carlo I ai fratelli Ugone e Gugliemo Di Cortillon, nel 1277 nel Castello di Airola fu ospitato per tre giorni il Re di Napoli Carlo I D'Angiò. Venne ereditato dal conte Della Leonessa e nel 1437, durante la guerra tra Alfonso D'Aragona e Renato D'Angiò , Airola fu presa e saccheggiata dagli Aragonesi. Successivamente il feudo, comprensivo dei casali, fu venduto a Carlo Carafa che ne ottenne il titolo di conte nel 1490. Nel 1575 Airola fu venduta dai D'Avalos a Ferrante Caracciolo. Egli soggiornò nella fortezza fino ai primi del 1600, quando, fattosi costruire un nuovo edificio nella piana sottostante (Palazzo Ducale) abbandonò il Castello. La famiglia dei Caracciolo, rinnovò la vecchia fortificazione (che rese da castello a dimora signorile) e mantenne il feudo in suo possesso per oltre un secolo, cioè fino all'ultima erede Antonia, che morta nel 1732, lasciò tutti i beni, castello compreso, al nipote Bartolomeo Di Capua, principe della Riccia. Da quest'ultimo, morto senza discendenti, Airola passò al Regio Demanio e non fu più infeudata. Oggi la fortificazione è in mani private ed è chiusa al pubblico; versa da anni in stato di abbandono e di rovina senza che nessuno riesca a riportarlo agli antichi fasti: un vero peccato se si pensa che il Castello potrebbe essere una buona occasione per dare una spinta allo sviluppo e alla valorizzazione della città.

La seconda foto è presa da http://www.icastelli.it/uploaded/castelli/1298986004.jpg

Nessun commento: