SAN GAVINO MONREALE (VS) - Castello Giudici d'Arborea
Fu uno dei più importanti del giudicato di Arborea per la sua particolare posizione geografica,in prossimità della linea di confine che divideva il giudicato cagliaritano da quello Arborense, tra Sardara e San Gavino. Il castello fu costruito come fortezza in un periodo imprecisato ma antecedente al XII secolo, a causa dei conflitti esistenti tra i giudicati e i nuovi arrivati: Pisani e Genovesi. Durante i secoli ebbe varie trasformazioni e perciò oggi non è facile capire esattamente come fosse in origine. Il maniero si trova sul colle più elevato (387m sul livello del mare) e sovrasta con la sua mole pressoché quadrangolare il borgo cinto dalle mura difensive dotate di otto torri. Al suo interno si possono individuare tre cortili, a differenti quote. Una buona scorta d’acqua era garantita da varie cisterne. Per recarsi ai piani superiori si utilizzavano due scale esterne. Il primo documento che parla del castello è del 1309. Nel documento c'era scritto che il castello, assegnato precedentemente in concessione alla repubblica pisana, doveva essere restituito ai giudici d’Arborea. Nel 1324 si ha la prima attestazione dell'uso di Monreale quale residenza regale, come ci ricorda il documento relativo al soggiorno di Teresa d' Enteca, moglie dell'infante Alfonso d'Aragona, nel castello arborense dopo la fuga da villa di chiesa ( divenuta pericolosa sia per le attività belliche che per la diffusione rapida della malaria fra i soldati impegnati nell' assedio della città). A conferma della vocazione non solo militare ma anche residenziale del castello rimangono numerosi documenti che ricordano il soggiorno della famiglia giudicale arborense fra le sue mura, sia per scampare a pericolosi complotti sia per approfittare delle benefiche acque termali della Vicina villa Abbas ( erede delle Aque Neapolitanae ) ricordate dagli storici antichi, sfruttate tutt'oggi per fini terapeutici. Nel corso del secolo XIV Monreale costituì un punto cardinale della politica e della strategia attuata dai Giudici d'Arborea nella Guerra contro i catalano Aragonesi. Il complesso fortificato fu utilizzato per accumulare provviste alimentari da sottrarre alla mano del nemico invasore, successivamente come prigione del traditore Francesco Squinto, infine come rifugio delle truppe arborense guidate dal Visconte di Narbona sconfitte durante la battaglia di Sanluri dall'esercito di Martino il giovane. Agli inizi del 1400 vi furono ospitati temporaneamente vari personaggi importanti. Poi cadde nelle mani degli Aragonesi che lo amministrarono per circa sessant’anni. Nel 1470 il castello il castello venne riconquistato dall'erede degli Arborea, Leonardo di Alagon vincitore della battaglia di Uras, ma già otto anni dopo con la definitiva sconfitta di quest'ultimo presso Macomer, divenne di proprietà dei conti di Quirra. La Sardegna passò definitivamente sotto il domino del re d’ Aragona e il castello di Monreale insieme a tutti gli altri dell’isola cessò di avere la sua importanza.
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