ORTONA DEI MARSI (AQ) - TORRE DEL CASTELLO FEUDALE
E' ciò che rimane, oltre a parte della cinta muraria, dell'antico castello, costruito in posizione dominante dell'abitato e di tutta la Valle del Giovenco. L'intero feudo di Ortona appartenne, nel corso del Medioevo, a differenti nobili casati: nel XII secolo fu di proprietà dei conti di Celano, nel XIV-XV secolo passò ai Cantelmo, per poi essere venduto, nel 1666, a Francescantonio Paolini di Magliano dei Marsi, la cui figlia lo portò in dote alla famiglia Massimi, alla fine del XVIII secolo. La torre non fa parte della struttura originaria ma venne aggiunta intorno al '500 dai feudatari dell'epoca, allo scopo di proteggersi non tanto dagli attacchi nemici, quanto da eventuali rivolte popolari interne o da infiltrazioni, all’interno della cinta muraria, di briganti che al tempo infestavano la Marsica. Ciò sembra dimostrare la posizione delle bocche da fuoco, tutte orientate verso l'abitato. Essa è di forma cilindrica con basamento a scarpa molto accentuato; a nord è posto, sopraelevato da terra, un ingresso a scala retraibile sormontato da un elemento monolitico triangolare; sul lato opposto si affaccia una piccola apertura, con una corrispondente feritoia in basso. I ruderi del castello sono attualmente visitabili. La torre, nonostante sia priva della parte superiore, andata in rovina nel tempo, appare discretamente conservata. Non sappiamo però quale grandezza potesse avere né se fosse merlata, mentre la porzione che oggi rimane ha un’altezza di circa sette metri, con un diametro alla base di circa dodici e la struttura muraria, rastremante verso l’alto, ha uno spessore di tre metri. Lungo il percorso della fortificazione s’incontrano quattro torrette semicircolari e tre torricelle quadrangolari, il tutto adattato alle irregolarità del pendio, come uso corrente negli apprestamenti ossidionali dell’epoca.
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