GIARDINI DI CORCOLLE (RM) – Castello Colonna-Barberini
La posizione della struttura sembra sia posta sui resti dell’antica città di Querquetula, prima casale ricordato nel 967 tra le proprietà del monastero di Subiaco, passò successivamente nel 1014 sotto i beni del monastero di S. Paolo grazie alla donazione dell’imperatore Enrico III. Nel 1111 il castello ospitò come prigionieri di Enrico V il papa Pasquale II ed alcuni dignitari della curia papale. Nel 1414 Corcolle apparteneva ai Colonna e seguì le vicende del vicino castello di Passerano. Nel XVII secolo passò ai Barberini che lo restaurarono. Il castello aveva una pianta trapezoidale con robusti torrioni angolari di forma quadrata ed era costruito con blocchetti di tufo ben squadrati e disposto secondo ricorsi regolari. Oggi rimane ben poco dell’antica struttura; nella parte antistante all’edificio tra un tratto di merlatura e la parte più alta dell’arco di un portale c’è lo stemma marmoreo dei Colonna. Verso sud visibili sono i resti di una cappella costruita dopo il XV secolo. Situato su una sporgenza alla confluenza di due valli, il castello di Corcolle è raggiungibile lungo la strada che dalla Polense gira verso destra in direzione Gallicano-Zagarolo fatte poche centinaia di metri presso un pino a sinistra c’è una stradina sterrata, che porta al castello dopo un paio di chilometri di tornanti. Il castello è una delle location pluriutilizzate dal nostro cinema, da diversi film del genere “spaghetti western” (“Le colt cantarono la morte e fu…tempo di massacro!”, “Texas, addio” ad altri come “Fiorina la vacca” o del genere poliziesco (“A tutte le auto della polizia”, “I corpi presentano tracce di violenza carnale”). Oggi è adibito ad agriturismo, come si può vedere dal sito www.castellodicorcolle.com.
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