FAEDIS (UD) - Castello di Cucagna
I suoi resti domininano il paese sottostante. Già in epoca romana erano qui presenti delle opere difensive, costituite da torri di avvistamento con il compito di segnalare eventuali mosse ostili. Fu costruito nel 1027, quando il patriarca di Aquileia Popone diede incarico a Odorico di Auspergh, nobile carinziano, di edificare un castello, all'interno di un progetto più complesso detto "colonizzazione aristocratica", che prevedeva la fortificazione del Friuli per renderlo più sicuro contro le invasioni barbariche. Egli scelse un colle sopra Faedis, un “cuc” da cui deriva Cucagna. Il castello viene citato nel 1166 e nel 1186 un membro della famiglia di nome Guarnero o Varnerio venne per la prima volta indicato come signore di “Cucagna”. Dal XII secolo questo maniero costituì il nucleo di varie altre costruzioni che andarono via via a costituire un'opera difensiva di notevoli dimensioni in un punto strategico, cioè sulla strada che da Cividale portava a Gemona. A fianco alla torre quadrangolare, sorgeva la “domus”, una casa fortificata, della quale oggi rimangono i muri, la cappella di S. Giacomo, una grande cisterna. La famiglia in seguito si divise in vari rami. Sorsero poi vari castelli per ogni ramo della famiglia: i Cucagna, gli Zucco, i Partistagno. Ci furono delle lotte interne ai vari rami della famiglia: gli Zucco favorivano il Patriarca mentre i Cucagna erano per i Camino e per i conti di Gorizia. Nel 1325 venne ampliata la domus del castello che però agli inizi del Quattrocento fu abbandonata e i nobili di Cucagna si trasferirono nelle loro ville a Ronchis, Faedis, Udine e Cividale. Nel 1521 il castello fu incendiato da parte dei veneti, in seguito alla guerra di Worms, come avvenne per i castelli di Attimis e Partistagno. Oggi il complesso è diroccato ma in fase attualmente di avanzato recupero, ad opera dell'Istituto per la ricostruzione del Castello di Zucco, altra fortificazione che si trova a Faedis. Rappresenta un chiaro esempio di fortificazione medioevale, anche se nel tempo è stato in gran parte alterato. Si raggiunge percorrendo l’antica strada che da Faedis porta al Canal di Grivò, dove a borgo Sant’Anastasia si stacca un sentiero lastricato sulla sulla sinistra. Il castello è dominato dalla torre centrale (XI secolo), la sola in tutta la regione a presentarsi nel suo stato originario in totale integrità. E' possibile visitarla fino a raggiungerne la cima, da cui si gode di un panorama superbo. Inoltre è composto dai palazzi del lato valle (Palazzo superiore del XII, e Palazzo inferiore XIV secolo). Da molti anni è sede di un seminario estivo internazionale di architettura medievale.
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