ALBANO VERCELLESE (VC) – Castello
Antico feudo della Chiesa di Vercelli, come confermato dai
diplomi degli imperatori Ottone III del 999 e Federico I il Barbarossa del 1152,
successivamente fu dei conti di Biandrate fino al 1179, quando, per la politica
di controllo della strada per la Valsesia, il conte Ottone cedette quanto a lui
spettava al Comune di Vercelli per ottenerne l'investitura. In seguito Vercelli
lo concesse a molte importanti famiglie, fra le quali quella degli Avogadro. Nel
1335 Albano entrò a far parte dei domini viscontei. Nel 1345 figura investito
del feudo Riccardo Tizzoni, capo del partito ghibellino vercellese e fautore
dei Visconti. Anche altre famiglie ebbero la signoria sul luogo, in particolare
i de Albano. Alberto e Guglielmo de Albano nel 1329 furono investiti del feudo
appartenente alla Chiesa vercellese dal vescovo Lombardo della Torre. Nel 1407
Albano si diede ai Savoia, ma la definitiva conferma si ebbe nel 1427 in
occasione della donazione di parte importante del Vercellese da parte di
Filippo Maria Visconti, duca di Milano al duca Amedeo VIII di Savoia.
Nel 1621 il duca Carlo Emanuele I di Savoia eresse la contea di Albano (comprendente anche i luoghi di Oldenico e di Cascine San Giacomo) per Mercurino Filiberto Arborio di Gattinara (1465-1530), gran cancelliere dell'imperatore Carlo V dal 1518 alla morte. Il castello passò in seguito ai Thomatis e ai Rovasenda nel 1579. Esso ancora oggi appartiene ai diretti discendenti della famiglia Mercurino Filiberto Arborio e rappresenta uno degli edifici principali del paese. Ristrutturato nel secolo scorso, conserva parti antiche risalenti al XVsecolo, ai tempi di Uberto di Albano. Secondo alcuni studiosi il castello attuale sarebbe stato costruito sulla pianta di una più antica fortificazione, mentre per altri ciò è poco probabile. Dell'antico castello restano il torrione d'ingresso a pianta quadrata con garitta cilindrica, segnato dalle fessure dei bolzoni del ponte levatoio e datato intorno alla metà del XV secolo, e alcuni tratti delle cortine. Originariamente il maniero doveva avere pianta quadrata con quattro torrioni. Lo stato di conservazione di quanto rimane appare complessivamente soddisfacente. Attualmente alle dipendenze del castello esiste una azienda agricola, mentre lo stesso risulta in disuso.
Nel 1621 il duca Carlo Emanuele I di Savoia eresse la contea di Albano (comprendente anche i luoghi di Oldenico e di Cascine San Giacomo) per Mercurino Filiberto Arborio di Gattinara (1465-1530), gran cancelliere dell'imperatore Carlo V dal 1518 alla morte. Il castello passò in seguito ai Thomatis e ai Rovasenda nel 1579. Esso ancora oggi appartiene ai diretti discendenti della famiglia Mercurino Filiberto Arborio e rappresenta uno degli edifici principali del paese. Ristrutturato nel secolo scorso, conserva parti antiche risalenti al XVsecolo, ai tempi di Uberto di Albano. Secondo alcuni studiosi il castello attuale sarebbe stato costruito sulla pianta di una più antica fortificazione, mentre per altri ciò è poco probabile. Dell'antico castello restano il torrione d'ingresso a pianta quadrata con garitta cilindrica, segnato dalle fessure dei bolzoni del ponte levatoio e datato intorno alla metà del XV secolo, e alcuni tratti delle cortine. Originariamente il maniero doveva avere pianta quadrata con quattro torrioni. Lo stato di conservazione di quanto rimane appare complessivamente soddisfacente. Attualmente alle dipendenze del castello esiste una azienda agricola, mentre lo stesso risulta in disuso.
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