BONEFRO (CB) – Castello normanno-aragonese
Domina la sommità del colle su cui sorge la parte antica del paese. Dal popolo spagnolo che lo occupò nel '500 fu definito il " bel castel fuerte". Il castello di Bonefro risale presumibilmente al periodo longobardo; fu oggetto di riedifizione e ampliamenti sia nel periodo normanno che in quello aragonese. La storia circa la sua costruzione è stata oggetto di studio da parte di molti storici fino a quando è stato stabilito che intorno al secolo XIV l'edificio assunse la conformazione definitiva, visibile ancora oggi in alcune sue parti. Dopo circa 150 anni il castello divenne residenza baronale. Stando a quanto scritto in un documento spagnolo del 1531 il feudo di Bonefro apparteneva "de Sancto Vito" con annesso il castello costituito da quattro torri angolari e nel mezzo una torre maestra. Una quinta torre, di forma ottagonale e analoga a quelle di Castel del Monte ad Andria, si presume sia stata eretta nel periodo svevo in un luogo distante da quello in cui sorgeva il castello. con funzione di vedetta, ma cadde in rovina nel 1888. Al suo posto si trova il Caffè Diamante. Del periodo Normanno il castello riporta solo la pianta quadrata e su ogni angolo sorge una torre cilindrica. Delle quattro, tre sono impiantate su muri a scarpa mentre una collocata a sud è posta in un posizione tale che guarda la chiesa madre. Esse servivano per il tiro "fiancheggiante", ossia per colpire di lato gli eventuali assalitori in aggiunta così al tiro frontale che evniva effettuato dalle mura. Se si osservano le torri si vede che esse poggiano su basi a forma di cono anche se queste originariamente erano molto probabilmente angolari. Le pareti del castello sono fatte da pietre tagliate e pietrisco unite tra loro con la malta; avendo subito diversi restauri e modifiche presentano delle irregolarità. Dall'esterno è possibile osservare una serie di finestre alternate con dei balconi mentre l'ingresso è definito da un arco a sesto acuto in pietra sostenuto da due mensole pure lapidee con colonne laterali in pietra. Dall'ingresso è visibile un cortile sul quale si apre una scalinata che permette l'accesso al piano residenziale. Sul cortile affacciano le camere del castello. Il maniero, che durante il periodo feudale ospitò anche le carceri e agli inizi del 1800 la guardia civica, fino al 1910 è stato posseduto da un unico proprietario, in seguito è stato frazionato e venduto a privati cittadini. La sua struttura risulta difficilmente percepibile per chi visita il centro cittadino, in quanto le alterazioni architettoniche subite lo hanno reso perfettamente omogeneo alle strutture edilizie del contesto.
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