GEMMANO (RN) – Mura malatestiane
Il nome del paese sembra essere legato al suo singolare stemma rappresentante una mano che solleva al cielo un anello con un’enorme gemma. La tradizione afferma infatti che il toponimo è da mettere in relazione ad un bellissimo gioiello regalato ad una sposa dei Malatesta, signori del castello durante il XIV e XV sec. Diversa è l’opinione degli esperti che fanno invece riferimento all’antico fundus Geminianus, un terreno appartenuto alla famiglia Geminiana citata in due iscrizioni romane rinvenute a Montefiore Conca. L’abitato odierno risale, nella sua posizione attuale, al Medioevo, periodo di sviluppo dei luoghi fortificati sui colli. Gemmano fu castello importante ed oggetto di aspre contese ma del suo insigne passato sono rimaste solamente alcune suggestive vestigia, quali le antiche mura, recentemente restaurate e meritevoli di una visita. Successivamente ai Malatesta, il comune appartenne allo Stato Pontificio fino all’unità d’Italia. Il centro andò completamente distrutto sotto i bombardamenti del settembre 1944 nella seconda guerra mondiale, quando gli alleati sfondarono la linea gotica, la linea difensiva dei tedeschi che aveva il compito di fermare, o almeno rallentare l’avanzata delle truppe alleate verso il nord.
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