STORO (TN) – Castello di Santa Barbara
Il castello o rocca di Lodrone, detto anche dal 1600 di Santa Barbara, fu la
sede più antica dei Lodron. Originariamente feudo dei conti di Appiano, fu
concesso nel 1185 a Calapino di Lodrone come descritto nel Codice Vanghiano.
Alla morte di Calapino il principe vescovo di Trento ne investì tredici
uomini
illustri della comunità di Storo. Con l'aumento dell'influenza dei Lodron,
il maniero tornò nelle loro mani e tra il XIII e il XIV secolo divenne la loro
base per l'espansione nella zona delle Giudicarie e nel resto del Trentino. Nel
XV secolo fu coinvolto nelle lotte tra Milano e Venezia, in quanto i Lodron
servivano come mercenari al soldo della Serenissima. Nel 1439 fu cinto
d'assedio dal capitano di Milano Niccolò Piccinino, che lo con conquistò dopo
un pesante bombardamento da parte dell'artiglieria. Risale probabilmente alla
successiva ricostruzione la decorazione con palle da cannone in pietra inserite
nell'orditura muraria. Nel 1516 secolo furono invece i veneziani a cingere
d'assedio il castello visto il passaggio dei Lodron al servizio dell'imperatore
Massimiliano I d’Asburgo. A seguito di queste distruzioni il castello perse di
importanza e cadde in rovina, anche a seguito dell'abbandono da parte dei
Lodron che gli preferirono le più comode residenze fabbricate in riva al
Caffaro e a Lodrone. Gli Atti visitali dal 1727 al 1768 ricordano la cappella
di S. Barbara che stava nel castello. Dal 2012 è iniziato un progetto di
restauro da parte della provincia autonoma di Trento. Assieme a castel Romano e
castel S. Giovanni presenta una tipologia in cui le caratteristiche militari
prevalgono su quelle residenziali. Il Santa Barbara in effetti era una vera
roccaforte, concepita e costruita soprattutto come strumento bellico. La
difesa esterna è compatta, in molti punti di oltre due metri di spessore,
eretta con ciclopici massi di granito lavorati con accuratezza tale da ridurre
al minimo le commessure, sviluppata in altezza circa sei metri e senza
aperture. La cinta segue una linea spezzata ed è strettamente connessa alla
torre in modo da raggiungere il risultato di un castello-torre dal perimetro
poligonale con sperone che si estende verso la montagna. Una sola porta
consentiva l'accesso alla corte ed un’altra introduceva alla torre. Le
strutture interne sono quasi interamente cadute e solo la fantasia del visitatore
che osserva le vuote occhiaie delle finestre a tutto sesto con le cornici
lavorate a rozzo bugnato riesce a intuire un piano residenziale nel vasto e
quadrato edificio a torre. Al lato nord di esso era appoggiata una torretta che
aveva funzioni di estrema difesa. Verso sud ed est il complesso era
completato da alcuni fabbricati, destinati probabilmente ai servizi, e da un
torrioncino semicircolare. Altri link suggeriti:
https://www.cultura.trentino.it/Approfondimenti/Castello-di-Lodrone,
http://contilodron.net/aziendadigitale/lodron.nsf/NoFrames/F80A4C4655E8E35EC1257C5B00369A6D?OpenDocument
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Santa_Barbara,
http://www.comune.storo.tn.it/Territorio/Luoghi-e-punti-di-interesse/Cosa-puoi-visitare/Strutture-collegate-ai-Lodron/Castello-di-Lodrone-o-di-Santa-Barbara-Lodrone
(
Testi elaborati
dall'associazione Il Chiese, materiale fotografico fornito da Lodron Fotoclub)
Foto: la prima è una cartolina della mia collezione, la seconda è presa da https://www.cultura.trentino.it/Approfondimenti/Castello-di-Lodrone
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