domenica 25 marzo 2012

Il castello di domenica 25 marzo



PASSERANO MARMORITO (AT) – Castello Radicati

E’ il più importante monumento del territorio comunale e sicuramente uno dei più belli e significativi dell'Astigiano perchè mantiene un aspetto di complesso unitario e possente, posto a dominio del paese e dell’ambiente circostante. Il castello sorge su un’area privilegiata che un tempo permetteva di controllare tutto il transito nella vallata e rappresentava la via più facile per collegare l’Astigiano con la pianura del Po nei pressi di Casalborgone. Tutta l’area presenta i resti dei bastioni e delle mura che un tempo difendevano la residenza signorile. Ancora oggi ne è visibile la porta medievale con le tracce del ponte levatoio. Attraversata la porta si giunge al nucleo più antico del castello, costituito dalla tozza e imponente torre quadrata, adattata nel 1704 a campanile, che fiancheggia l’ingresso della fortezza e la facciata meridionale della costruzione. Una volta entrati nel recinto, è possibile ammirare la chiesa gentilizia in cotto e l'ampio portale d'accesso all'edificio. Le due parti più antiche risultano collegate da un'ala costruita nel XVII secolo: la parte posta a Nord si distingue per due torricelle rotonde (un tempo quattro) situate agli angoli, mentre la parte a sud racchiude una torre quadrata e presenta una parete esterna con un ricco fregio in cotto e finestre ad arco acuto. L'interno del castello presenta stucchi ed arredamenti conservati con cura scrupolosa. Di particolare interesse risultano le sale del piano superiore, alle quali si accede attraverso un'imponente scala ornata da due capitelli in arenaria del primo gotico raffiguranti i segni dello zodiaco. La sala principale è arricchita da un soffitto a cassettone, firmato da un certo Torta di Grana nell'anno 1484, finemente intagliato, le cui decorazioni, a colori vivaci, rappresentano gli stemmi di molte nobili casate. Nella stanza della torre sono raccolti cimeli del grande musicista Schumann, avo dell'attuale conte Radicati. Ai piani inferiori, e poi possibile visitare la ricca biblioteca e I'appartamento di Giovanni Battista Radicati. Notizie relative all’abitato di Passerano risalgono all’incirca al 1164, quando con diploma imperiale Federico I Hohenstaufen lo confermò con altre località al marchese di Monferrato. Nel 1277 i Cocconato acquistarono Passerano che rientrò così a far parte del consortile, detto anche dei Radicati, che questa famiglia legata ai marchesi del Monferrato stava costituendo sul territorio. A quel periodo risale molto probabilmente l’edificazione della parte centrale del castello, a cui seguì poi l’ampliamento quattrocentesco. Tra alterne vicende la situazione rimase sostanzialmente immutata fino al Cinquecento, quando le guerre di predominio tra Francia e Spagna coinvolsero anche Passerano. Il castello, nel 1550 fu occupato dagli Spagnoli e fortificato; nell'anno successivo, il maresciallo francese Brissac, impedito nella sua campagna anti-imperiale da Passerano, attaccò la fortezza, la espugnò e ne cacciò il presidio. Passerano ottenne, con diploma imperiale di Carlo V, il privilegio di battere moneta in oro e argento. Le prime monete furono emesse a partire dal 1589 dalla Zecca di Passerano, edificio ancora esistente, ubicato alla sinistra della porta d’ingresso del recinto del castello. Oggi ospita la Biblioteca comunale. La Signoria dei Cocconato, tuttavia, nell’ultima parte del Cinquecento, per le guerre e le pressioni politiche dei Savoia, iniziò ad indebolirsi e i suoi castelli posti più volte sotto assedio e distrutti: tra questi proprio quello di Passerano. Nella seconda metà del Seicento il maniero venne restaurato: ad Alessandro Radicati si deve l’edificazione della zona a sud-ovest e l’adattamento di tutta l’ala. Alla metà dell'Ottocento, il castello fu restaurato e conservato sino ad oggi senza rilevanti alterazioni. Il suo giardino, segnalato fra i Giardini storici del Monferrato, ospita una ricca vegetazione, fra cui un monumentale cedro del Libano e una grande sequoia.

Nessun commento: