SAVOGNA D’ISONZO (GO) – Castello di Rubbia
La sua posizione era piuttosto strategica, poiché da esso si aveva il controllo delle vie che attraverso la valle del Vipacco collegavano la pianura padano-veneta a quella danubiana. Il castello di Rubbia è erede di una fortificazione forse costruita ai tempi dei Romani, come dimostrerebbero le tacche tipiche dell'attività estrattiva romana su alcune pietre angolari della torre. L'attuale aspetto, per quanto malridotto, è rinascimentale. Le opinioni riguardo a chi lo fece costruire sono diverse. Secondo alcuni il castello venne edificato su ordine dei conti Coronini in quanto era molto simile ai castelli di Kromberk e Susans. Secondo altri invece esso venne costruito dalla famiglia nobile Thurn und Taxis, proprietaria del castello di Duino, e i Coronini l'acquistarono solo successivamente. Nel 1872 il castello venne definitivamente acquistato dal barone Bianchi trasferitovisi dal Veneto. Il castello di Rubbia entrò nella storia slovena grazie all'arrivo del padre protestante e scrittore sloveno Primož Trubar, autore del primo libro stampato in lingua slovena e ricordato da un busto posto dinanzi l'ingresso. Egli fece tappa a Gorizia e a Rubbia nell'autunno del 1563, rifugiandosi nel castello di Rubbia dopo aver predicato in piazza Duomo a Gorizia e dopo esser stato denunciato e citato in giudizio al patriarca da parte di un prete cattolico. In seguito lo storico edificio si trovò sul fronte di alcune importanti guerre: la Guerra di Gradisca e la prima guerra mondiale, subendo pesanti danneggiamenti in entrambi i casi. Attualmente, di proprietà privata e non visitabile, è in fase di ristrutturazione, per diventare un resort di alto livello. L’antica cappella sarà adibita per celebrazioni religiose, mentre le altre strutture adiacenti saranno destinate al ristorante, all’albergo dependance, alla sala congressi, al centro benessere con piscina e ai campi da tennis. Il castello è attorniato da un parco molto esteso, contenuto entro antiche mura. Ulteriori notizie sul suo presente e il suo futuro sono rintracciabili visitando il sito: www.castellodirubbia.it
Nessun commento:
Posta un commento