lunedì 26 marzo 2012

Il castello di lunedì 26 marzo



CALATABIANO (CT) - Castello di San Marco del Principe di Palagonia

Sorge in uno degli angoli più affascinanti della Sicilia orientale, la riviera di Taormina, fra la foce del fiume Alcantara e la riserva naturale di Fiumefreddo. Le prime tracce storiche del Castello di San Marco risalgono agli ultimi anni del XVII secolo, quando il Principe Ignazio Sebastiano Gravina Cruyllas decise di costruire una nuova residenza a Calatabiano, nell'ambito di una riorganizzazione dell'economia del feudo e delle sue infrastrutture. Con atto di obbligazione del 30 Gennaio 1689 i mastri Francesco Liuzzu, Giannetto di Leonardo, Mario Panebianco e Giovanni Arcidiacono di Acireale si impegnarono col Principe di Palagonia, Ignazio Sebastiano Gravina Cruyllas alla costruzione del fondaco dell'Acquicella e alla costruzione di una residenza per il Principe stesso.Per l'esecuzione degli intagli in pietra lavica del fondaco e della residenza vennero incaricati i Mastri Flavetta di Acireale. Il lavoro venne completato in poco meno di due anni, come testimoniato dalle apoche rilasciate dai mastri scalpellini Francesco e Filippo Flavetta nel Dicembre 1690, sugli intagli in pietra lavica di porte e finestre. La residenza del Principe aveva in quel periodo un aspetto alquanto differente, come riportato sui documenti dell'epoca. Non esisteva lo scalone interno a tenaglia addossato al prospetto est; delle attuali quattro torrette poste agli angoli della casina, ne esistevano due sole, quelle degli spigoli sud-est e sud-ovest. Le strutture portanti orizzontali fra il pianterreno ed il primo piano, che adesso sono costituite da volte in muratura, erano originariamente in legno. Al posto dell'attuale cornicione del prospetto est e delle torrette ornato da eleganti vasotti e volute, vi era la classica cornice alla cappuccinesca monacale. Nel 1697 venne edificata la Chiesa di S. Antonio da Padova, che ancora esiste a lato della casina, anche se parzialmente crollata. Delle aggiunte e degli aggiustamenti fatti eseguire da Ferdinando Francesco Gravina abbiamo un succinta relazione del 1718, dalla quale risulta anche che egli fece aggiungere al "casale grande" altre due torrette "garite" sul lato nord in aggiunta a quelle già esistenti sul lato opposto. Vi erano tuttavia altre modifiche da fare e lavori da completare sulla residenza, dei quali non si occupò Ignazio Sebastiano III, succeduto a Ferdinando Francesco nel 1737, bensì Ferdinando Francesco Gravina ed Alliata, investito del Principato di Palagonia e della Signoria di Calatabiano nel 1747, che diede l'assetto definitivo alla palazzina realizzando lo scalone a tenaglia davanti alla facciata est ed il coronamento con vasotti e volute dello stesso prospetto e delle quattro torrette. Certamente lo scalone era stato realizzato da tempo quando nel 1774 il feudo di Calatabiano vene concesso in "arrendamento" ad Antonio Abadotto già governatore. Nel 1856 venne dato, con l’annesso fondo, in enfiteusi al barone Pasquale Pennisi di Floristella, assumendo l’aspetto attuale con la realizzazione del palmento, della cantina e di case per i contadini. Oggi il Castello di San Marco, splendido esempio di architettura barocca siciliana, conserva tutti gli ambienti e gli arredi del suo importante passato nobiliare: una cinta muraria, antiche torri, i giardini, un palmento, le dimore dei braccianti, una chiesetta, l'anfiteatro, i saloni, archi in pietra lavica, camini, lampadari sfarzosi. Ovviamente non manca il parco privato, anch'esso tipico di queste dimore dell'epoca. La struttura è stata trasformata in un prestigioso resort per soggiorni di lusso, ma anche cornice ideale per ospitare matrimoni, ricevimenti, meeting e congressi. Per approfondire si può visitare il seguente sito web: http://www.castellosanmarco.it

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