LOZZO ATESTINO (PD) – Castello di Valbona dei Da Carrara
Eretto intorno al 1228 (dal Comune di Padova in epoca pre-ezzeliniana - secondo alcuni, nel periodo del regno del ghibellino Ezzelino III da Romano - secondo altri) per la difesa del territorio dei Conti di Lozzo, può essere considerato un punto di riferimento obbligatorio per le guerre che in quegli anni opposero Padovani, Scaligeri, Estensi e Vicentini. Concepito come fortezza e situato in posizione strategica, al centro delle strade che provenivano da Montagnana e da Este, al confine tra i territori di Padova, Vicenza e Verona, aveva un corpo di guardia permanente. Fu distrutto e riedificato almeno due volte, nel 1231 e successivamente nel 1313 quando i Veronesi lo saccheggiarono e devastarono. Ha pianta rettangolare con lati di metri 40x25 e le mura, costruite con pietre dei colli inframmezzate a mattoni, sono alte 11 metri e ne misurano 1 di spessore alla base, restringendosi alla fine a 0.50 metri. Le porte sono due, alte 4 metri, una a oriente l’altra a occidente; la seconda, oltre ad avere l’insegna in pietra bianca di Ubertino I, ossia l’elmo sormontato da un saraceno con le corna, ha anche lo stemma dei Carraresi, sempre in pietra. Le porte avevano sicuramente il ponte levatoio, infatti il castello era interamente circondato da un profondo vallo pieno d’acqua, che è stato poi interrato e nei lavori sono state trovate moltissime palle in pietra d’Istria, verosimilmente scagliate contro le mura soprattutto nei secoli XIII e XIV. Il maniero aveva anche camminamenti di ronda e sei torri, di cui quattro (ai lati sud e nord) esagonali, e due (nel mezzo dei lati di oriente e di occidente) quadrate; tutte queste torri minori sono alte circa metri 16.30; proprio nel mezzo del castello sorge il mastio che raggiunge 22 metri. Tra i locali interni al maniero c'erano: la scuderia, l'armeria, il magazzino e l'officina. Nel 1318 la fortezza passò alla signoria dei Carraresi, cui si deve molto probabilmente un restauro ed un potenziamento del castello nel 1338, lo stesso anno in cui Ubertino I iniziò la costruzione di parte delle mura di Montagnana e di tutto il castello di Este. Che, sotto questa casata, il castello di Valbona non fosse più una dipendenza, lo prova il testo di una lettera del 1402 a tutte le fortificazioni e le guarnigioni del territorio, in cui Francesco II Novello da Carrara ordinò ai capitani di sorvegliare attentamente perché aveva avuto sentore di un tradimento; fra i capitani destinatari della lettera c'era anche quello di Valbona. Con la caduta dei Carraresi e con il passaggio sotto la Serenissima Repubblica di Venezia, il castello perse importanza come vera e propria fortificazione; mantenne però fondamentali caratteristiche di posto di osservazione e di controllo, se si pensa che nella guerra di Cambrai (1509-1518) un certo Cucchin, veronese, se ne impadronì in nome del re di Francia e vi stette con una guarnigione per un lungo periodo. Nel 1513, cessate lotte e contese, Venezia cedette il castello per altri usi a privati cittadini, fra i quali i nobili Lando Correr, i Barbarigo, gli Albrizzi. La costruzione è ottimamente conservata, anche grazie ai restauri eseguiti nel XIX secolo, e può senz'altro ritenersi una delle fortificazioni meglio conservate della Provincia. Oggi è di proprietà di una società privata che lo ha adibito a prestigioso ristorante e parco. Per approfondire vi segnalo due link, un sito, http://www.ilcastellodivalbona.com , ed un video http://www.fergidmultimedia.it/Castello_di_Valbona.htm
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