FRONTONE (PU) – Castello Montefeltro
I primi documenti che parlano del Castello e della Comunità civile di
Frontone risalgono all'undicesimo secolo e la sua storia è legata alle
giurisdizioni di Cagli, Gubbio e Urbino. Dal 1291 i veri signori di Frontone
furono i Gabrielli di Gubbio, nonostante la magistratura cagliese considerasse
il castello sotto la propria giurisdizione. Annose vertenze giuridiche per
l'imposizione dei tributi da parte di Cagli si risolsero pacificamente, per cui
i Gabrielli rimasero incontrastati padroni di Frontone sino al 1420. Spodestata
la signoria dal Conte Guidantonio di Urbino, Frontone s'inserì, per oltre un
secolo, nella storia dell'illustre famiglia dei Montefeltro e di quella dei
Della Rovere che le succedette nel possesso del Ducato di Urbino. Nel 1445
Sigismondo Malatesta di Rimini, in guerra contro il Duca Federico da
Montefeltro, tentò di togliergli il castello, ma il personale intervento del
duca Federico mise in fuga gli avversari. Fu probabilmente in seguito a questo
fatto d'armi che il Duca decise di intraprendere importanti lavori di
potenziamento del sistema difensivo avvalendosi dell'opera di Francesco di
Giorgio Martini, famoso architetto e conoscitore della scienza militare. L’intervento
di quest'ultimo infatti, anche se non è documentato, si rileva nella presenza
della caratteristica tipologia, familiare nei suoi schermi, dell’alto puntone
triangolare posizionato verso Nord, accostato ad una torre quadrata con tracce
di fiancheggiamento d’impianto semicircolare. Particolarmente stringente è il
confronto tra il puntone triangolare, che sovrasta l’entrata alla Rocca di
Frontone, con il "Progetto di Rocca" disegnato da Francesco di
Giorgio Martini nel corpus di disegni del Codice Magliabechiano. Frontone
divenne contea nel 1530 per effetto del decreto di Francesco Maria della
Rovere, Duca di Urbino, con cui donò al nobile modenese Giammaria della Porta,
il castello con tutto il suo territorio, conferendogli il titolo di Conte. Nel corso
dei secoli XVII e XVIII la rocca perse purtroppo buona parte delle sue
strutture belliche per essere adeguata ad un uso esclusivamente residenziale;
ciò risulta soprattutto evidente nel cortile interno che separa in due distinti
blocchi la costruzione: quella più fiera e possente di settentrione da quella
palesemente rifatta di sud-est. Non priva di una sua dignità è la facciata
interna, prospettante sul ricordato cortile e che presenta una signorile scala
a doppia rampa che conduce al portone d’ingresso ed è abbellita da classiche
incorniciature alle finestre. Variamente articolati e differenziati, infine,
sono gli ambienti interni. Resta particolarissima la conformazione del maniero,
simile ad una nave con tanto di prua.
Nel 1808, con l'abolizione delle giurisdizioni
feudali, i della Porta furono privati di tutti i diritti, facoltà e
giurisdizioni di cui godevano, tranne che del titolo nobiliare e delle
proprietà private. Dopo anni di abbandono, nel 1965 il castello fu acquistato
da Dandolo Vitali che lo rivendette pochi anni dopo al Conte Ferdinando della
Porta. Nel 1985 il comune di Frontone decise di acquistarlo ed, infatti, oggi il
prestigioso edificio è di proprietà comunale. Dopo essere stato restaurato
(lavori conclusi nel 2001), ora è possibile non solo visitarlo, ma è anche
disponibile per convegni, matrimoni con rito civile, banchetti (max. 150 persone),
mostre e quant'altro, sempre rivolgendosi alla locale Pro Loco. Nel 2002 gli
spazi del Castello hanno ospitato una mostra di rilevanza internazionale:
"Nei venti", dedicata al
pittore emiliano
Omar Galliani, uno degli artisti contemporanei più noti
in Italia e all'estero, con un'attività espositiva molto intensa, tra Europa,
USA e Cina.
2 commenti:
Complimenti! Sono di lì, e.. interessato di storia locale. Ci sono tracce che testimoniano di una storia della Rocca molto più antica (e importante). Un campo di ricerca, inesplorato ma fertile. Alcuni spunti: San Romualdo, [i Bizantini e Longobardi], Sitria e Fonte Avellana, il castello di Captale, l'etimologia di Frontone e del Catria, Dante.. Tante domande, per l'eventuale storico che mi legge.
Ciao Vincenzo, grazie per i complimenti. Continua a seguire il mio blog che mi fa piacere...saluti. Valentino
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