INCISA IN VALDARNO (FI) – Torre della Bandinella
Domina su Incisa in Valdarno, costituendo un interessante punto di
riferimento panoramico per la città, oltre che un'eccellente testimonianza
dell'antico splendore dei piccoli borghi mercantili che fiorivano lungo le rive
dell'Arno. La torre sorge sulla riva destra del fiume e venne costruita nel
Medioevo a difesa dell’allora antico Castello di Incisa (originario del XI°
secolo e noto in passato come 'Castel Vecchio di Ancisa' del quale oggi sono
rimaste pochissime tracce) posizionato sul pendio dell’altra sponda. Sempre in
questo punto si incontravano due strade 'regie' che connettevano Arezzo e
Firenze: l'antica via di San Donato e la più recente di Fondovalle. Il luogo
aveva inoltre una importante posizione strategica, essendo adattissimo per controllare
le "Gole", uno dei punti più stretti del trafficato corso d'acqua,
che intorno al Medioevo era sicuramente tra le vie del commercio più importanti
della Toscana. Attraverso l'Arno, infatti, transitavano le merci approdate da
ogni parte del Mediterraneo nei porti tirrenici e dirette a Firenze. Infine,
dalla struttura era osservabile il ponte sull'Arno, che divenne tristemente
famoso per il suicidio di Lucrezia Mazzanti durante l'invasione spagnola, ma
che fin dagli albori della sua costruzione era uno snodo largamente utilizzato
per l'attraversamento del corso d'acqua. Il castello trecentesco che veniva un
tempo sormontato dalla torre, che ne costituiva il mastio, apparteneva
inizialmente alla famiglia dei Bandinelli, prima che Firenze prendesse possesso
della zona. Sia la rocca che l'area circostante, erano oggetto di numerose scorribande
e continui saccheggi. Quando nel 1364 l'esercito Pisano ed un gruppo di
mercenari inglesi invasero e depredarono il "mercatale" dell'Incisa,
i Fiorentini decisero di intraprendere opere di fortificazione del borgo
commerciale, che comprendevano la restaurazione della cinta muraria e di altre
strutture preesistenti e l'innalzamento della preesistente torre. La “Bandinella”,
di forma quadrata e dotata di apparato a sporgere e coronamento merlato, è oggi
incorporata in una casa colonica ed è ancora in ottimo stato di conservazione.
Nonostante sia stata trasformata in piccionaia, questa torre svetta imponente
su gran parte del corso dell'Arno e sul paese.
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