SILIUS (CA) – Castello di Sassai
Indicato anche con i nomi Argullos, Orguloso o Orgoglioso, è
ubicato nella parte meridionale dell’altopiano del Gerrei, a Nord-Est
dell’abitato di Silius. La natura del terreno è scistosa, di colore variabile
dal bigio verdastro compatto al ruggine, che copre il granito di coloro rosso
sbiadito e quasi rosa. La struttura lamellare dello scisto ha consentito di
ottenere la pezzatura della
pietra in blocchi quasi regolari per la muratura in elevazione della
fortificazione. Il castello risale al XII secolo, quando fu eretto dai Giudici
di Cagliari. Della sua storia è possibile tracciare solo un breve cenno a causa
della scarsità di fonti scritte. Il castello, tipicamente di frontiera,
costituiva con quello di Quirra, di cui è certamente coevo, la linea
fortificata, al confine est del giudicato di Cagliari con quello di Arborea. Insieme
ai castelli di Lotzorai, a quello d’Ogliastra, di Quirra, Pedreso e di
Terranova, oltre a Cagliari, Villa di Chiesa, Acquafredda e Gioiosaguardia era
in mano ai Pisani, durante la conquista aragonese. Nel 1353 fu attaccato dai
partigiani di Mariano d’Arborea, durante la guerra contro gli Aragonesi, in una
delle battaglie più cruente della storia isolana tra aragonesi e sardi. Il Fara
afferma che i Sardi che assediarono e presero il Castello Orguglioso erano
quasi tutti cagliaritani, partigiani del Giudice d’Arborea. Sempre secondo il
Fara il castello disponeva di settecento cavalieri e di numerosa fanteria. Dato
in feudo ai Carroz nel 1355, fu fatto demolire dal Giudice Mariano. Nel Repartimiento
del Bofarull (Varios de Cancilleria, 43), sono riportati alcuni disegni
che riguardano i castelli medioevali di Sardegna databili al XIV secolo. Fra questi anche il
castello Argullos, come lo ricordano i documenti aragonesi, o di Sassai per i
nostri storici (Repartimiento al foglio 48 verso). Nel disegno eseguito nel
1358 l’edificio appare ormai diroccato. Ridotto ad un cumulo di rovine e
ricoperto dalla vegetazione fino a non molti anni fa, il monumento è oggi risorto
grazie ai lavori di restauro condotti dal Comune di Silius in collaborazione
con la Soprintendenza per i Beni Architettonici, il Paesaggio, il Patrimonio
Storico, Artistico ed Etnoantropologico di Cagliari e Oristano. Gran parte
delle strutture sono state riportate alla luce dagli scavi archeologici. Tra le
murature sono stati rinvenuti una cisterna per l’acqua e un forno per il pane, unico
esemplare conosciuto in Sardegna, ubicato in un vano anticamente adibito a
cucina. Oltre alle mura perimetrali e divisorie (spesse un metro) e ad una
torre a sezione quadra (alta circa sei metri), si distinguono due ambienti
sotterranei voltati dotati di alcuni anelli di ferro alle pareti, forse
utilizzati come prigioni. Nelle mura esterne che si affacciano sui dirupi sono
ancora visibili le feritoie per gli arcieri. Una seconda torre a pianta
circolare inserita nella cinta di sud-ovest richiama la struttura
architettonica del torrione di S. Maria in Castello, a Tarquinia. Di
particolare interesse la scoperta di un disegno di colore rosso, forse
raffigurante un soldato con cotta di maglia ed arco. I ruderi della fortificazione sono situati in cima ad un colle che
fa parte del sistema montuoso di cui il monte Ixi è la vetta più alta: 839 metri.
Ad est del colle vi è la valle del rio Tolu e Marrada. I lati più lunghi
esposti al Nord e al Sud si estendono per m. 25, 60; i lati più corti ad Est e
ad Ovest sono lunghi m.17.83. Secondo una leggenda e i racconti del paese (Is
contus in sardo), la proprietaria del castello di Sassai era una
contessa che tesseva con il suo telaio d’oro. Si dice che quando il castello fu
assaltato dai nemici la donna morì sotto il crollo delle mura e da allora,
pare, che ogni notte tra i ruderi del castello si sentano ancora risuonare i
suoi lamenti. Al di là delle storie popolari il castello medievale di Sassai è
un tassello importante della storia sarda. Oggi grazie al restauro il maniero è
visitabile e raggiungibile tramite una strada asfaltata sia da Silius sia da
Ballao. Percorrendo poi una piccola salita a gradoni si arriva alla vecchia
fortezza, da cui si vede un suggestivo alternarsi di colline e vallate. Altri
link: http://www.regione.sardegna.it/messaggero/2000_novembre_24.pdf,
http://www.sardegna.com/it/blog/castello-orguglioso-castelli-sardegna/,
http://wikimapia.org/6476793/it/Castello-di-Sassai-o-Orguglioso,
http://www.adwm.it/il-castello-di-orguglioso-%C2%B7-2010/,
Fonti: http://www.monumentiaperti.com/scheda.php?idm=440&idc=133,
scheda compilata dal Dott. Francesco Cimino su http://www.icastelli.it, scheda di Monia
Melis su http://rete.comuni-italiani.it/blog/14934,
http://www.parcogeominerario.eu,
articolo di Salvatore Tola su http://lanuovasardegna.gelocal.it,
http://spazioinwind.libero.it/silius2000/castello.htm,
http://sardegnainblog.it/3034/castello-orguglioso-sassai-silius/
Foto: da www.mondimedievali.net e di ale6c1a5o2 su http://rete.comuni-italiani.it/
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