venerdì 18 luglio 2014

Il castello di sabato 19 luglio








CANNALONGA (SA) – Palazzo Ducale Mongrovejo e Palazzo Torrusio

Cannalonga fu edificata – quasi certamente - dagli abitanti di Civitella intorno al 1000. Appartenne allo Stato di Novi fino al 1452 quando Giovanni Antonio Marzano, signore di Novi, donò il casale a Giovanni Antonio Martirano. In seguito il feudo passò ai duchi di Monteleone, divenuti signori di Novi. Cannalonga ebbe notevole importanza a partire dalla metà del secolo XV per merito della Fiera di Santa Lucia, un grande mercato che tuttora vi si tiene ogni anno a settembre; ma la sua importanza crebbe ancor più durante il secolo successivo, poiché il Banco della Giustizia di cui era sede, ebbe giurisdizione su gran parte del Cilento montano. Nel 1572 il feudo di Cannalonga fu acquistato da Giovan Battista Farao di Cuccaro (facoltoso segretario del Duca Camillo Pignatelli Junior), la cui famiglia lo tenne in signoria fino alla morte di Scipione Farao. Questi lo donò a Vincenzo Macedonio, barone di Cannalonga. Nel 1680 il feudo fu ricomprato da Don Filippo Farao il quale, avendo dato in sposa la figlia Maria a Don Toribio Alfonso Mongrovejo, nobile di origine spagnola, le assegnò come dote le terrre di Cannalonga. Il più illustre fra i membri della nobile famiglia Mongrovejo fu Toribio di Lima, arcivescovo della città latinoamericana e Primate della Chiesa del Perú. Questi morì nel 1680, fu canonizzato e divenne il Santo Patrono del Paese e dei vescovi della Chiesa latinoamericana. I Mogrovejo riuscirono ad elevare il feudo di Cannalonga a ducato con l'aiuto di una vendita fittizia a tal don Giacinto Falletti che nel 1713 si fregiò del titolo di Duca di Cannalonga (e nello stesso anno acquistò anche il feudo di Sicignano degli Alburni). Nel 1738 in onore di suo zio il Mogrovejo favorì San Toribio come santo protettore in sostituzione di S. Onofrio fino ad allora Santo patrono di Cannalonga da tempi remoti. Nel 1756 il Barone don Toribio Mogrovejo in virtù del fatto che Cannalonga era già ducato ottenne dal Re la concessione ufficiale di Ducato e la sua investitura a Duca considerando anche le sue nobili discendenze e i meriti acquisiti dalla sua famiglia in 900 anni di fedeltà alla Reale Casa di Spagna. L'ultima discendente dei Mogrovejo abita ancora oggi nello splendido Palazzo Ducale che fu ristrutturato ed ampliato nell'800. L’edificio, risalente al secolo XVI, è munito di torri e di un cortile ricco di affreschi e statue di marmo della dinastia. Ma è la struttura architettonica, appariscente per la sua mole, di palazzo Torrusio a destare l’interesse maggiore, dopo aver svoltato per un vicolo che finisce diritto in piazza e aver varcato l’arco d’ingresso che unisce le due ali dell’attuale costruzione. Un’imponenza che colpisce l’occhio e che testimonia ancora oggi il nobile passato del paese. Costruito sui resti di casa De Ticchio, fu dimora del vescovo Vincenzo Torrusio, plenipotenziario alla corte dei Borboni di Napoli.


Le prime due foto riguardano Palazzo Ducale: la prima proviene da http://www.isnovivelia.it, la seconda è di Mimmo Benivento su http://www.panoramio.com

La terza foto, di Mimmo Benivento su www.comune-italia.it e la quarta foto, di salvatorenrico su http://www.panoramio.com, si riferiscono invece a Palazzo Torrusio

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