PIEGARO (PG) - Castello di Gaiche
Castello un tempo abbandonato ed in rovina, ora
completamente ristrutturato, situato sulla cima di un colle che sovrasta la valle del fiume Nestore, a 437 metri
s.l.m., non lontano da Castiglion Fosco. L'origine di Gaiche è sconosciuta
anche se è ragionevole supporre che sia sorto come insediamento umano prima del
Mille. Doveva trattarsi molto probabilmente di un piccolo e tranquillo centro
agricolo, che l'ubicazione e la lontananza da importanti vie di comunicazione
rendevano abbastanza sicuro. Agli inizi del 1200 si costituì in repubblica
autonoma e tale rimase per circa due secoli. Il più antico documento
riguardante la località risale al 1245 e si trova nel registro dei bandi per
malefici pronunciati durante la podesteria di Giovanni Aldebrandi. Compare poi
come castrum in un registro della serie Giudiziario del 1258, in un altro
elenco del 1260 relativo ad una impositio bladi ed infine in quello del 1282,
nel quale è pure indicata la sua consistenza demografica, ammontante a 86
fuochi. Fu nel 1817 allorché, nell'ambito della ristrutturazione dei distretti
rurali, la comunità fu soppressa come ente autonomo e annessa a Piegaro, di cui
divenne frazione. Già da alcuni decenni, cioè alla fine del secolo XVIII,
Gaiche e il suo distretto erano interessati da un processo di recessione
demografica che andò sempre più aggravandosi, per diventare inarrestabile dopo
la seconda guerra mondiale. Alla fine degli anni sessanta il castello e il
territorio circostante risultavano, infatti, completamente spopolati. Del complesso
rimane gran parte della cinta muraria, interrotta da una sola porta a sud-est,
e le quattro torri perimetrali, una delle quali è stata, in tempi recenti,
ristrutturata e adibita a torre civica. Questa ha sei campane, trasportate in
Italia dai Francescani dopo che furono costretti a lasciare, alla fine della
seconda guerra mondiale, l'isola di Rodi, dove amministravano alcune
parrocchie. Entro le mura c'è una grande cisterna e di fronte ad essa un edificio
isolato, con una porta a sesto acuto. Subito fuori le mura del castello si
trova la chiesa parrocchiale, dedicata a S. Lorenzo, di struttura
originariamente gotica, consacrata secondo la tradizione il 20 febbraio 1391,
al tempo di frate Alberto da Todi, monaco dell'Abbazia di S. Benedetto di
Pietrafitta, alla cui giurisdizione fu sottoposta fino al 1550, per passare poi
sotto quella del vescovo di Perugia. Nel 1565 la chiesa era munita di fonte
battesimale, la cui data di realizzazione è però sconosciuta. Ha tre altari: il
maggiore, dedicato a S. Lorenzo, quello a sinistra a S. Antonio e quello a
destra alla Madonna Addolorata. L'altare maggiore è sovrastato da una grande
tela del 1629, rappresentante la Vergine con il bambino e i santi Lorenzo e Macario.
Nello spazio tra le due figure una bella veduta del castello di Gaiche.
Discreto lo stato di conservazione del dipinto. Gaiche merita di essere
ricordato non solo per le sue vicende storiche ma soprattutto per il suo
statuto del 1318, il più antico dell'Umbria, e per aver dato i natali al beato
Leopoldo. Il codice di grandissima importanza, conservato presso la biblioteca
comunale di Perugia, si compone di 26 carte membranacee, legate in assi,
redatte in lingua latina dal notaio Francesco Giovannelli di Castiglion Fosco. Il vecchio mulino e i vari locali del castello, sono stati
ristrutturati e trasformati in abitazioni ad uso turistico che,
nell'arredamento, hanno mantenuto l'atmosfera castellana. Piccole verande,
logge sul parco, lo stesso parco con alberi centenari, insieme alla assoluta
tranquillità, data dall'isolamento del castello e le comodità moderne fanno di
una vacanza a Castello di Gaiche una vero soggiorno di lusso. Per approfondire
consiglio il seguente link: http://www.comune.piegaro.pg.it/turismo-e-cultura/luoghi-di-interesse/gaiche
. Il castello ha anche una pagina Facebook: https://www.facebook.com/CastellodiGaiche
Fonti:
http://www.gaiche.it/IndexFramesetIt.htm
(sito ufficiale), http://www.settemuse.it/viaggi_italia_umbria/perugia_castello_gaiche.htm,
Foto: da http://www.castello-di-gaiche.com/ e da http://www.iacaassisi.org/fotoeremo.htm
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