TRASACCO (AQ) - Torre Febonio
La torre Muzio Febonio, alta 27,50 metri, domina
incontrastata su tutto il paese. Sopravissuta agli eventi bellici e soprattutto
al sisma del 1915, essa è stata innalzata in tre epoche diverse, come
chiaramente attestano le tre tecniche differenti di muratura. La prima
struttura di base, che si erige per circa un terzo dell'intera altezza della
torre, ancora oggi chiaramente individuabile ad occhio nudo, con feritoie
semplici architravate, dalla tecnica muraria più grossolana, alcuni studiosi la
fanno risalire ad epoca romana o comunque sorgente su un nucleo architettonico
di quell' epoca, forse il palazzo imperiale che Gaudio fece innalzare per
l'imperatrice Messalina, quando venne nella Marsica per tentare l'impresa del
prosciugamento del lago. Altri storici, la fanno risalire al primo medioevo. La
parte mediana, caratterizzata da una cortina a blocchetti squadrati, dalle
aperture bifore, dai merli rettangolari impostati a filo, senza apparato a
sporgere, e dalla garitta (forse latrina) a sbalzo sul lato sud, si fa
risalire a prima della fine dell' anno Mille. L'ultima parte a forma
cilindrica, poggiante su tutta la struttura sottostante a forma di parallelepipedo,
con apparato a sporgere dotato di beccatelli a mensoloni ed archetti archiacuti
del tipo presenti nelle architetture difensive rinascimentali delle rocche
degli Orsini, Colonna e Piccolomini della Marsica, è senz' altro posteriore al
sec. XIV. La sua costruzione, dunque, nonostante il nome che porta, non fu
opera dei Febonio. È probabile che il nome derivi dal fatto che la suddetta
famiglia l'ha posseduta ed utilizzata a suo comodo quale amministratrice a
Trasacco dei beni patrimoniali dei Colonna di Roma, almeno a partire dal sec.
XVI. Le notizie storiche certe più antiche sulla torre risalgono al X secolo e
sono contenute nella cronaca Farfense e in quella Cassinense, quest'ultima
redatta dal Cardinale Ostiense, rispettivamente dei secoli X e XII. La cronaca
del cardinale Ostiense riporta notizie generiche sulla torre parlando di una
invasione subita da Trasacco da parte di orde di barbari, gli Ungari, di
passaggio nel centro Italia, nel 937, i quali bruciarono e rasero praticamente
al suolo l'intero paese, compreso la Basilica dei Santi Rufino e Cesidio e la
torre. La cronaca Farfense riferisce più specificatamente della presenza della
torre nella "Villa Transaquas", dicendo che nell' anno 970 in detta
torre si amministrava la giustizia. A quei tempi, infatti, sulla scia della
prassi inaugurata dagli imperatori carolingi, a tenere i processi giudiziari
era addirittura l'Imperatore o il Re o il Principe direttamente; e quando
costoro erano impediti a presiedervi delegavano altri personaggi della Corte, i
quali si recavano nei luoghi di competenza per tenere il "placito"
(cosi all'epoca erano detti i processi) e rendere giustizia in nome dei mandanti.
Carlo Magno aveva denominato coloro che venivano da lui delegati a rendere
giustizia in sua vece "Missi Dominici".
Ora, sulla base di quanto riportato dalla "Cronica Farfense" e della certezza storica dei "Missi Dominici", è ragionevole dedurre che "via Castel Missino", la strada in fondo alla quale è ubicata la torre", derivi proprio dal "Missus", ossia il giudice di giustizia. Da rilevare, inoltre, che la suddetta torre da taluni è denominata anche "Castel Missino", ed è da ritenere abbia derivato tale nome proprio per la sua antica funzione di sede della corte di giustizia, fungendo allo stesso tempo da fortezza per la custodia dei giudicandi per colpe penali. La torre è stata sicuramente utilizzata come punto di osservazione sul lago di Fucino per prevenire e difendersi da eventuali attacchi armati, nonché come faro di riferimento per i pescatori che navigavano di notte sul lago. Appartenne ai Conti Berardi dei Marsi, nel 1187 passò al conte Ruggero d'Albe. II terremoto del 13 gennaio del 1915 ha causato il crollo di un'ampia parte della merlatura superiore e l'apertura di varie crepe. Ha subito un primo restauro all'inizio degli anni 70 e l'ultimo è iniziato nel 2003.
Ora, sulla base di quanto riportato dalla "Cronica Farfense" e della certezza storica dei "Missi Dominici", è ragionevole dedurre che "via Castel Missino", la strada in fondo alla quale è ubicata la torre", derivi proprio dal "Missus", ossia il giudice di giustizia. Da rilevare, inoltre, che la suddetta torre da taluni è denominata anche "Castel Missino", ed è da ritenere abbia derivato tale nome proprio per la sua antica funzione di sede della corte di giustizia, fungendo allo stesso tempo da fortezza per la custodia dei giudicandi per colpe penali. La torre è stata sicuramente utilizzata come punto di osservazione sul lago di Fucino per prevenire e difendersi da eventuali attacchi armati, nonché come faro di riferimento per i pescatori che navigavano di notte sul lago. Appartenne ai Conti Berardi dei Marsi, nel 1187 passò al conte Ruggero d'Albe. II terremoto del 13 gennaio del 1915 ha causato il crollo di un'ampia parte della merlatura superiore e l'apertura di varie crepe. Ha subito un primo restauro all'inizio degli anni 70 e l'ultimo è iniziato nel 2003.
Fonti: http://www.regione.abruzzo.it/xCultura/index.asp?modello=torreaq&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=menuTorr2782&tom=782,
http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=97801, http://www.terremarsicane.it/marsica/content/torre-febonio-trasacco
Foto: tratta da Latini M., Giuda ai
castelli d'Abruzzo, Carsa Edizioni Trasacco su http://www.regione.abruzzo.it/xCultura/index.asp?template=imgView&imgF=xBeniCulturali/images/immagini/25/foto26-trasacco.JPG
e di Giovanni Lattanzi su http://foto.inabruzzo.it/provincia%20l'Aquila/R-Z/Trasacco/foto-trasacco007.jpg
Nessun commento:
Posta un commento