giovedì 23 febbraio 2017

Il castello di giovedì 23 febbraio








CANOSA DI PUGLIA (BT) - Castello

Verso la fine del III secolo Canosa divenne capoluogo della Regio II Apulia et Calabria, diventando nel secolo successivo anche sede di una tra le più importanti diocesi di Puglia, che raggiunse il culmine della sua importanza con il vescovo san Sabino (dal 514 al 566); la presenza della sede episcopale ha lasciato testimonianze artistiche di valore, tipiche dei luoghi di culto e l'architettura civile dimostra la centralità della città rispetto al territorio pugliese (da cui l'appellativo "città dei vescovi"). Diventata sede di gastaldato con l'invasione longobarda nel VI secolo, subì successivamente diverse devastazioni per mano dei Saraceni (scacciati intorno all'871). Canosa ritrovò un certo rilievo nel millennio successivo (XI - XII secolo) con i Normanni, grazie al particolare interesse mostrato dal principe Boemondo I d'Antiochia (che dal 1111 giace nel mausoleo ivi presente) e poi, sotto gli Svevi, da Federico II. Dall'età imperiale incominciò il declino, perdurato sino al XVIII secolo, accentuato dai molteplici terremoti (1361, 1456, 1627, 1659, 1731), dai numerosi saccheggi (in particolare, dei tarantini nel 1451 e dei soldati francesi di Napoleone nel 1803) e dalla perdita della sede vescovile: Canosa divenne un feudo, gestito però da casati di cui alcuni, in seguito, avrebbero segnato la Storia. Vi si annoverano gli Orsini Del Balzo, i Grimaldi di Monaco, i de Gemmis di Castel Foce, gli Affaitati di Barletta, i Capece Minutolo di Napoli. Il castello fu costruito sulla collina dei Santissimi Quaranta Martiri, a 142,5 mt sul livello del mare, in una posizione da cui si domina il territorio circostante fino all'Adriatico, al Gargano ed al Vulture. Nello stesso luogo, era già l'acropoli della città greco-romana: ne recano ancora memoria i grandi blocchi di forma parallelepipeda nella parte bassa delle strutture murarie. Il Castello oggi è in rovina: aveva forma di esagono irregolare, con sei torri quadrangolari sporgenti agli spigoli. La prima notizia su di esso è la resistenza opposta ai Longobardi di re Autari (584-590). Successivamente nell'XI secolo i Normanni ne fecero una delle sedi di potere più importanti del loro territorio: qui s'incontrarono i fratelli Boemondo e Ruggero Borsa nel 1089 per mettere fine alla rivalità scoppiata fra loro subito dopo la morte di Roberto il Guiscardo (1085). Probabilmente anche Federico II soggiornò qui durante i lavori di costruzione di Castel del Monte (avvenuti dopo il 1240). Incerta e discussa è la notizia della prigionia fino alla morte di Elena D'Epiro e dei suoi giovani figli dopo la sconfitta del marito Manfredi a Benevento (1266). Nel 1271 il Castello fu restaurato ad opera di Pietro D'Angicourt, l'architetto francese al servizio dei sovrani angioini che progettò anche il Maschio Angioino a Napoli. Durante il periodo aragonese fu dimora di modesti feudatari, fino a quando Agostino Grimaldi, signore di Monaco (1523-1532), ed il suo successore Onorato (1532-1581), come ricompensa per la fedeltà dimostrata alla corono spagnola, ottennero il titolo di conti su Canosa di Puglia e la signoria su Terlizzi, Monteverde, Ripacandida e Garagnone. Nel 1643 Canosa e il castello furono venduti all'asta: iniziò così il lento declino dell'edificio, che decadde, tanto da essere utilizzato come cava per la costruzione del vicino palazzo baronale. Nel 1704 il castello fu comprato infine dalla famiglia napoletana dei Capece Minutolo, cui è appartenuto fino al 1956, quando esso fu acquistato dal comune di Canosa di Puglia. Molte volte si parla di una leggenda, che narra che il principe di Canosa e la sua famiglia scapparono quando Canosa si trovava nei guai. Alcuni anziani odiano ancora oggi la famiglia reale e si dice che durante quel periodo i cittadini coprirono di rifiuti e terra il castello. Il castello è visibile da una strada conosciuta solo dalla gente che vive in quella zona. Si innalzano però soltanto delle mura. Per avere altre notizie storiche e architettoniche vi suggerisco di leggere la scheda di Luigi Bressan su https://www.mondimedievali.net/Castelli/Puglia/bat/canosa.htm. In questo video (di CATANYGNIGNI25) si può vedere qualche scorcio del castello: https://www.youtube.com/watch?v=vBYsUNRXZ9A

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Canosa_di_Puglia, http://wikitravel.org/it/Canosa_di_Puglia

Foto: la prima è presa da https://www.mondimedievali.net/Castelli/Puglia/bat/canos31.jpg, la seconda è presa da https://www.mondimedievali.net/Glossario/01/canos01.jpg. Le altre due sono foto che appartengono alla mia collezione.

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