CANOSA DI PUGLIA (BT) - Castello
Verso la fine del III secolo Canosa divenne capoluogo della Regio II Apulia
et Calabria, diventando nel secolo successivo anche sede di una tra le più
importanti diocesi di Puglia, che raggiunse il culmine della sua importanza con
il vescovo san Sabino (dal 514 al 566); la presenza della sede episcopale ha
lasciato testimonianze artistiche di valore, tipiche dei luoghi di culto e
l'architettura civile dimostra la centralità della città rispetto al territorio
pugliese (da cui l'appellativo "città dei vescovi"). Diventata sede
di gastaldato con l'invasione longobarda nel VI secolo, subì successivamente
diverse devastazioni per mano dei Saraceni (scacciati intorno all'871). Canosa
ritrovò un certo rilievo nel millennio successivo (XI - XII secolo) con i
Normanni, grazie al particolare interesse mostrato dal principe Boemondo I
d'Antiochia (che dal 1111 giace nel mausoleo ivi presente) e poi, sotto gli Svevi,
da Federico II. Dall'età imperiale incominciò il declino, perdurato sino al XVIII
secolo, accentuato dai molteplici terremoti (1361, 1456, 1627, 1659, 1731), dai
numerosi saccheggi (in particolare, dei tarantini nel 1451 e dei soldati
francesi di Napoleone nel 1803) e dalla perdita della sede vescovile: Canosa
divenne un feudo, gestito però da casati di cui alcuni, in seguito, avrebbero
segnato la Storia. Vi si annoverano gli Orsini Del Balzo, i Grimaldi di Monaco,
i de Gemmis di Castel Foce, gli Affaitati di Barletta, i Capece Minutolo di
Napoli. Il castello fu costruito sulla collina dei Santissimi Quaranta Martiri,
a 142,5 mt sul livello del mare, in una posizione da cui si domina il
territorio circostante fino all'Adriatico, al Gargano ed al Vulture. Nello
stesso luogo, era già l'acropoli della città greco-romana: ne recano ancora
memoria i grandi blocchi di forma parallelepipeda nella parte bassa delle
strutture murarie. Il Castello oggi è in rovina: aveva forma di esagono
irregolare, con sei torri quadrangolari sporgenti agli spigoli. La prima
notizia su di esso è la resistenza opposta ai Longobardi di re Autari
(584-590). Successivamente nell'XI secolo i Normanni ne fecero una delle sedi
di potere più importanti del loro territorio: qui s'incontrarono i fratelli Boemondo
e Ruggero Borsa nel 1089 per mettere fine alla rivalità scoppiata fra loro
subito dopo la morte di Roberto il Guiscardo (1085). Probabilmente anche Federico
II soggiornò qui durante i lavori di costruzione di Castel del Monte (avvenuti
dopo il 1240). Incerta e discussa è la notizia della prigionia fino alla morte
di Elena D'Epiro e dei suoi giovani figli dopo la sconfitta del marito Manfredi
a Benevento (1266). Nel 1271 il Castello fu restaurato ad opera di Pietro
D'Angicourt, l'architetto francese al servizio dei sovrani angioini che
progettò anche il Maschio Angioino a Napoli. Durante il periodo aragonese fu
dimora di modesti feudatari, fino a quando Agostino Grimaldi, signore di Monaco
(1523-1532), ed il suo successore Onorato (1532-1581), come ricompensa per la
fedeltà dimostrata alla corono spagnola, ottennero il titolo di conti su Canosa
di Puglia e la signoria su Terlizzi, Monteverde, Ripacandida e Garagnone. Nel
1643 Canosa e il castello furono venduti all'asta: iniziò così il lento declino
dell'edificio, che decadde, tanto da essere utilizzato come cava per la
costruzione del vicino palazzo baronale. Nel 1704 il castello fu comprato
infine dalla famiglia napoletana dei Capece Minutolo, cui è appartenuto fino al
1956, quando esso fu acquistato dal comune di Canosa di Puglia. Molte volte si
parla di una leggenda, che narra che il principe di Canosa e la sua famiglia
scapparono quando Canosa si trovava nei guai. Alcuni anziani odiano ancora oggi
la famiglia reale e si dice che durante quel periodo i cittadini coprirono di
rifiuti e terra il castello. Il castello è visibile da una strada conosciuta
solo dalla gente che vive in quella zona. Si innalzano però soltanto delle mura.
Per avere altre notizie storiche e architettoniche vi suggerisco di leggere la
scheda di Luigi Bressan su https://www.mondimedievali.net/Castelli/Puglia/bat/canosa.htm.
In questo video (di CATANYGNIGNI25) si può vedere qualche scorcio del castello:
https://www.youtube.com/watch?v=vBYsUNRXZ9A
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Canosa_di_Puglia, http://wikitravel.org/it/Canosa_di_Puglia
Foto: la prima è presa da https://www.mondimedievali.net/Castelli/Puglia/bat/canos31.jpg,
la seconda è presa da https://www.mondimedievali.net/Glossario/01/canos01.jpg. Le
altre due sono foto che appartengono alla mia collezione.
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