ALFEDENA (AQ) - Torre castello longobardo
Nel “Liber Coloniarum II” vi è per Aufidena un passo molto
importante: “Aufidena, muro ducta iter populo debetur per x-milites eam lege
Iulia sine colonis deduxerunt-aeger eius per centurias et scamna est assignatus
termini tiburtini sunt appositi limitibus intercisivis” (G. DE PETRA, 1901;
Napoli “Aufidena – Scavi e topografia”). Aufidena secondo le parole riferite,
venne penalizzata o multata di una parte del suo territorio, che fu concessa ad
uno stuolo di veterani romani. Questi non furono costituiti in colonia e non la
città fu aggregata ad essi, bensì essi alla città. Il luogo in cui furono
collocati quei veterani si può ritenere con assoluta certezza che sia stato il
colle di Castel di Sangro, forte per natura e munito di un castello pelasgico. Con
le parole Lege Iulia viene indicato il tempo della deduzione. Quei veterani
romani non arrivarono a fondersi con i nativi. La separazione materiale faceva
nascere interessi diversi, forse opposti e quei contrasti venivano rinfocolati
dal rancore degli Aufidenati per la sofferta diminuzione del territorio. Nel
secondo secolo, quando l’impero decise la costruzione della Via
“Sulmone-Aeserniam”, gli abitanti di Castel di Sangro, di origine romana,
fecero valere le loro ragioni, potendo vantare la sua origine romana in contrapposizione
all’origine sannita degli Aufidenati. E’ certo che i primi abbiano domandato ed
ottenuto che la strada toccasse il loro caseggiato e non la vecchia città
sannitica. Il trasferimento della sede municipale a Castel di Sangro è
certissimo sia per i monumenti che per le opere pubbliche ivi costruite; in
ogni caso, gli antichi abitanti italici rimasero attaccati al vecchio nido,
attraverso i secoli vi perpetuarono il nome di Aufidena, ad onta dei dcreti
imperiali e municipali. Forse l’Aufidena ufficiale durò sino alle invasioni
barbariche, di cui qualcuna le fu fatale. Probabilmente fu depredata dai
barbari in quanto posta sopra una via pubblica ed in un punto assai notevole
per lo sbocco nella Valle del Sangro. Quel colle tanto comodo per un castello
medioevale non restò a lungo deserto e intorno al castello Longobardo si
raggrupparono i vassalli che, non potendo rivendicare il nome di Aufidena, ci
appaiono come gli abitanti di “Castrum Sangri o Sari” (Instrumento dell’anno
1026 in cui Oderisio, soprannominato Borrello, abitator in territorio de Sangro
in ipsum Castellum comitale dona a Montecassino il Monastero di S. Pietro a
fonte Avellana che egli aveva edificato. – Gattola, hist. Abbat. Cassin. 1733.
Prt. 1, pag. 238). I vecchi aufidenati, invece, protetti dal luogo remoto e
segregato, poterono conservare al sito dell’antica città il suo proprio nome
sotto la firma di Alfedena. Testimonianza
della storia medievale del paese è la torre ottagonale del castello di Alfedena
(XII secolo), che domina l'intero centro storico. Dai lati della torre si
dipartono tratti delle antiche cortine. Una scalinata recentemente restaurata e
provvista di illuminazione, consente la visita ai turisti. La porta di Alfedena,
sul limite della piazza Umberto I, consente l'accesso alla piazza Sannitica e
al nucleo antico del paese, e reca in chiave lo stemma aufidenate. Della torre
di Alfedena, a pianta poligonale, si conservano solo sei lati. L'edificio,
collocato nella parte più alta del borgo, si presenta in stile normanno. Con
sommità cimata costituisce probabilmente l'unico esempio di struttura
fortificata così realizzata in Abruzzo, mentre è possibile trovare dei
confronti nell'architettura fortificata delle Marche e del Lazio. Qui potete
visitare virtualmente la torre e i dintorni: http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=97512.
Ecco un video, sempre inerente la torre (di Flo Romanca): https://www.youtube.com/watch?v=mPdCyEl4FnQ
Fonti: http://www.comune.alfedena.aq.it/informazioni/dove-siamo/notizie-storiche,
https://it.wikipedia.org/wiki/Alfedena, http://www2.regione.abruzzo.it/xCultura/index.asp?modello=torreaq&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=menuTorr2749&tom=749
Foto: la prima è presa da http://www.italiavirtualtour.it/virtual_tours/abruzzo/alfedena/vt/torre_ottagonale/images/pano_veduta.jpg,
la seconda è di Bruno S. su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/75580
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