MONTALTO UFFUGO (CS) - Torre campanaria (resto castello
Ruffo) e torre normanna
Se la storia antica è poco documenta e incerta, quella del periodo normanno
testimoniata dalla torre in via Foscarini e quella del periodo Aragonese, con
il convento di San Domenico e altre importanti costruzioni, attestano
inequivocabilmente un passato molto importante che almeno per un periodo
indicano Montalto come il luogo centrale del potere politico degli Aragona in
tutta la regione. La prima università della Calabria nacque proprio a Montalto
sul finire del 1400, ad opera dell'illustre concittadino carmelitano P.Antonio
Foscarini, già rettore dell'università di Napoli, fondatore di importanti
conventi tra cui quello di Tropea e grande astronomo scienziato e filosofo.
L'università di Montalto fu importante, tanto che richiamava studiosi da
diversi stati europei, qui si studiavano materia come la Filosofia, la teologia
e naturalmente l'astronomia, del resto il suo fondatore è passato alla storia
proprio a causa delle sue convinzioni scientifico astronomiche. Montalto
raggiunse grande importanza sotto gli Aragona i quali vi stabilirono parte del
loro potere esecutivo, crearono infatti il titolo Duchi di Montalto, che divenne
presto tra i più ambiti d'Europa e tale restò per tutto il periodo che
abbraccia il loro regno. Di fatto l'importanza politica del ducato si deve a
San Francesco di Paola, l'odierna città della costa cosentina era compresa nel
territorio di Montalto, quindi il Santo all'epoca era di fatto un montaltese
che tra l'altro si recava di sovente nel centro per conferire con il Ferrante
ovvero, il figlio di Federico d'Aragona le cui spoglie sono custodite presso la
chiesa di san Francesco situata nella piazza (che non ha mai portato il suo
nome) principale del centro storico (a tal proposito i religiosi hanno di fatto
occultato le spoglie del duca dichiarando che sono andate perse durante un
terremoto che in realtà non ha causato danni), a testimonianza esiste soltanto
un'antica iscrizione situata dietro l'altare della chiesa di San Francesco da
Paola. Il santo percorreva una via di montagna che ancora oggi viene praticata
dai pellegrini ogni anno durante i primi giorni di maggio, migliaia di persone
partono di notte a piedi attraversando l'Appennino per seguire le orme di
quello che fu l'illuminato più potente della religione Cristiana. Sembra
inoltre che Francesco si servisse di uno dei numerosi passaggi sotterranei che
caratterizzavano il centro del Ducato, alcuni dei quali ancora parzialmente
esistenti, di sicuro usati durante tutto il dominio Borbonico per sfuggire agli
improvvisi controlli. Il Duca Ferdinando di Montalto, figlio del Re Ferdinando
I (avuto con la concubina Diana Guardato) e padre di Giovanna duchessa di
Paliano, diede grande impulso alla crescita architettonica dell'odierno comune,
lo testimonia la piazza centrale, gli antichi caseggiati, l'imponente chiesa e
convento di San Francesco da Paola ed altri palazzi illustri, alcuni dei quali
mostrano ancora chiaramente l'architettura spagnola (Montalto può vantare molte
chiese alcune delle quali imponenti). Da ricordare la sala dedicata ai duchi di
Montalto situata all'interno del palazzo reale di Palermo, che testimonia
appunto l'importanza del titolo e dello stesso ducato. L'inquisizione e gli
Aragona si macchiarono di fatti gravi, Ferrante infatti mise in atto delle vere
e proprie persecuzioni religiose, tra queste vi fu quella che portò ad una
delle più drammatiche esecuzioni di tutti i tempi, quella a danno dei valdesi i
quali furono rastrellati in tutto il sud Italia per essere deportati nelle
carceri del ducato(sede dell'odierno municipio) quindi furono decapitati(uomini
donne e bambini) in un sol giorno(più di 1400), così come riportano alcuni
documenti custoditi presso l'archivio di Napoli, La chiesa voleva lanciare un
messaggio ben chiaro alle minoranze religiose e di fatto questa strage rimase
allungo nella coscienza collettiva di tutto il territorio della Calabria Citra,
la leggenda vuole che quel giorno il sangue delle uccisioni arrivò fino
all'antica via Popilia situata a diversi chilometri di distanza (durante i
lavori di ristrutturazione della scalinata della chiesa di San Francesco da
Paola avvenuti negli anni 80 del secolo trascorso, vennero alla luce diversi
scheletri di ogni grandezza). Oltre a quella a danno dei Valdesi, vi fu inoltre
il duro censimento inflitto agli ebrei che furono costretti a subire
restrizioni gravose e ad indossare il drappo rosso, Montalto all'epoca era abitato
da molti valdesi e da molti ebrei che si stanziarono qui proprio per
l'importanza che rivestiva il ducato. I Fasti di Montalto andarono scemando con
il passare dei secoli, tanto che ad oggi la sua importante storia è stata
soppressa da un oblio artificioso. L'imponente Torre Campanaria conserva ancora
intatta la vecchia campana. Era proprio quest'ultima che chiamava a raccolta
gli abitanti di Montalto in caso di pericolo o li avvertiva del verificarsi di
eventi straordinari. Risalente al XIV-XV secolo, la torre, utilizzata come
prigione dal feudatario, era un tempo parte di un possente edificio, detto
"castello novo", fatto costruire dal conte Giordano Ruffo; la dimora,
già gravemente danneggiata nella prima metà del XIX secolo, venne infine
addirittura demolita.La torre normanna di Montalto Uffugo faceva parte dell'antico circuito
murario che in epoca medioevale circondava l'intero paese. Lungo la cinta si
aprivano ben sei porte, difese da torri a pianta circolare. Quella ancora
visibile in via Petralta Foscarini, conosciuta come Torre Normanna perché
edificata nell'XI o XII secolo, è oggi in parte circondata da abitazioni.
Probabilmente un tempo le torri erano presidiate da sentinelle e, secondo uno
storico locale, venivano annualmente benedette in quanto determinanti per la
difesa della cittadina.
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Montalto_Uffugo, http://www.unplicalabria.it/Montalto_Uffugo-221.html,
http://www.calabriaturistica.it/torri_e_castelli.php
Foto: le prime due, relative alla torre campanaria, sono foto realizzate dal
sottoscritto in loco; la terza, relativa alla torre normanna, è presa da https://www.mondimedievali.net/Castelli/Calabria/cosenza/montalttorr01.jpg
Nessun commento:
Posta un commento