SAN FIORANO (LO) - Castello Trivulzio-Pallavicino
Il
paese di San Fiorano viene citato per la prima volta in un documento del 997.
Rogerio di Bariano fu nominato feudatario dall'imperatore Ottone III. A causa
del suo possesso sanfioranese, Rogerio ebbe una lite il 5 agosto dell'anno 1000
con il vescovo di Lodi, giudicata da Benzone conte di Lodi nel placito di
Turano. Il castello sanfioranese nel 1216 fu distrutto dai Milanesi alleati ai
Piacentini nella guerra contro i Pavesi, Lodigiani e Cremonesi. Ricostruito,
nel 1239 fu preso e incendiato dai Piacentini in guerra coi Lodigiani, che
parteggiavano per l'imperatore Federico II di Svevia. Ricostruito, fu di nuovo
conquistato dai Milanesi ne1 1278, ma in seguito i Lodigiani, alleati ai
Cremonesi se ne impadronirono e lo distrussero. Il castello, tornato a nuova
vita, servì da rifugio ai Tresseni, fuggiaschi da Lodi per motivi politici, che
tennero San Fiorano fin verso la fine del XV secolo. Di fianco al castello,
sull'area dell'attuale cimitero, sorgeva la chiesa plebana di Santa Elisabetta,
citata in un documento del 1261, anno in cui pagava una tassa al Vescovo di
Lodi. Era la Chiesa del vecchio paese, essendo l'attuale costruita a partire
dall'anno 1502. Narra Lorenzo Monti, storico codognese della fine del XVIII
secolo, come nelle mura esterne dell'abside, rivolte verso il lago Barilli,
fossero infissi dei grossi anelli di ferro che servivano per ancorare le barche
dei pescatori. All'inizio del XVI secolo la proprietà di San Fiorano passò alla
famiglia milanese dei Trivulzio; nel 1543 il conte Gian Fermo Trivulzio ottenne
dall'imperatore di Spagna Carlo V il permesso di tenere un mercato in una delle
sue terre e fissò questo privilegio in San Fiorano, com'era ricordato da una
lapide marmorea che si trovava di fronte al Municipio. Il mercato di San Fiorano
nei secoli scorsi era molto rinomato e richiamava commercianti e curiosi di
tutto il circondario; gli ultimi affari si sono consumati fino alla guerra del
15/18. Nei giorni immediatamente precedenti la Sagra patronale del 4 maggio, si
svolgeva in paese una grande fiera detta di Santa Croce che godeva di grande
fama presso tutte le terre del medio corso del Po. Il poeta lodigiano Jacopo
Gabiano (sec. XVII) fa cenno del mercato di San Fiorano nel suo poema
"Laudiade". Il 16 maggio 1645 Giangiorgio Pallavicino acquistò il
feudo di San Fiorano, iniziando così il "dominio" della sua casata
sul paese. Il più illustre discendente della nobile casata fu senza dubbio
Giorgio Guido, il grande patriota del risorgimento italiano. La villa
Pallavicino Trivulzio Belgiojoso, sorge sul sito dell'antico castello dei
Trivulzio, costruito ad ovest di un precedente maniero, oggi non più esistente
e situato sul luogo dell'attuale cimitero. Non è possibile definire con precisione
il periodo in cui questo nuovo castello fu costruito, ne individuare la causa
di una tale decisione, che comportò l'abbandono delle vetuste strutture
fortificate. E' certo che alla fine del XVII secolo i vecchi fabbricati erano ormai
cadenti e i Trivulzio risiedevano nel nuovo castello, come mostra la mappa
conservata nel palazzo Pallavicino-Trivulzio-Belgioioso, dove il
"Castellazzo" è riportato ormai come un rudere. Una spiegazione
potrebbe essere ricercata nell'avvicendamento
della giurisdizione feudale, che passò dal dominio dei Tresseni, il cui
prestigio familiare stava venendo meno, ai Triulzi, potenti signori di Codogno,
che nella prima metà del XVI secolo figurano già come feudatari di San Fiorano.
Le mutate condizioni politiche, per cui si era posto in essere nella Lombardia
Spagnola un processo di ridimensionamento del potere feudale, e
l'avvicendamento tra i Trivulzio e i Pallavicino nel feudo di San Fiorano, avvenuto
nella prima metà del XVII secolo, comportarono sicuramente la progressiva
trasformazione del palazzo/castello dei Trivulzio in una più elegante dimora
patrizia. Il palazzo perse tra il XVI e il XVIII la sua originale connotazione
difensiva è divenne una residenza nobiliare consona al prestigio della famiglia
Pallavicino. La villa seicentesca doveva essere al suo massimo splendore al
momento del passaggio dai Trivulzio ai Pallavicino.
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/San_Fiorano, http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede-complete/LO620-00078/
Foto: la prima è una cartolina della mia collezione, la
seconda è presa da http://www.lombardiabeniculturali.it/img_db/bca/LO620/1/l/78_lo420_0028sfcasadellecarceri.jpg
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