VILLATA (VC) - Castello
Le origini di Villata sono antecedenti il XIII secolo se già nel 1225 si ha
notizia di una Villanuova Casalegualonis, quindi di un aggregato di Casalvolone.
La sua formazione è da attribuirsi al fatto che alcuni abitanti appartenenti al
borgo dei "Casalgualone", stanchi delle continue scorrerie a cui
erano soggetti per via della contesa di quel territorio tra Vercelli e Novara,
avessero deciso di trasferirsi in una sede più tranquilla. In seguito il nuovo
borgo prese il nome di Villata de Casalgualono (1315) e solo più tardi Villata.
Nella seconda metà del XIII secolo, per il progressivo aumento della
popolazione, venne istituita la parrocchia di San Barnaba. Con l'erezione di
Casalvolone a borgo franco (1223), i Casalgualone di Casalvolone, insieme ai
Buronzo, altro ramo della stessa famiglia e proprietari in Villata, sottrassero
le terre all'incolto per accrescere i loro poteri giurisdizionali ed esigere le
decime ed assunsero l'appellativo di "de la Villata". Iniziò probabilmente
la costruzione del castello, di cui si ha notizia in un documento del 1404, che
proseguì nel corso del XV secolo. Fin dal 1335, e pur con alterne vicende,
Villata veniva riconosciuta tra le località del vercellese appartenenti allo Stato
Visconteo anche se politicamente la signoria restava alla famiglia degli
Avogadro. Nel 1427 quando Vercelli, con il suo territorio e i suoi castelli, venne
ceduta da Filippo Maria Visconti ad Amedeo VIII di Savoia, Villata restò
esclusa dalla cessione e continuò ad appartenere al Ducato di Milano, essendo formalmente
riconosciuta come comune autonomo. Verso la metà del XVI secolo la signoria su
Villata si consolidò nelle mani dei Ferrero Fieschi, principi di Masserano, e a
loro restò fino al luglio del 1694 quando il feudo di Villata, così come quello
di Casalvolone, fu venduto al giureconsulto avvocato Giovanni Battista
Gibellini di Novara che ne mantenne i diritti fino alla abolizione dei
privilegi feudali. Il castello di Villata ha le caratteristiche di una grande
costruzione fortificata a difesa dei raccolti e delle famiglie. L'impianto del
castello è quadrilatero, in origine circondato da un fosso, ora completamente
scomparso, a guardia dell’unico accesso, uno pseudo-rivellino, con su di un
angolo, come un dito puntato verso il cielo, una torretta cilindrica che
permette la visione completa di tutto il circondario. Lo pseudo-rivellino era
dotato di due ponti levatoio per passo carraio e pusterla pedonale, oggi non
più presenti, ma rintracciabili negli scassi dei bolzoni di sollevamento. L'insieme
dell'edificio è ancora in buone condizioni. Altri link consigliati: http://archeocarta.org/villata-vc-ricetto/
Fonti: http://www.comune.villata.vc.it/Cennistorici.php,
http://www.preboggion.it/CastelloIT_di_NO_Villata.htm
Foto: la prima è di Solaxart 2016 su http://www.preboggion.it/CastelloIT_di_NO_Villata.htm,
la seconda è di Marco Ferrara Jokrah su http://mapio.net/pic/p-68215421/
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