MERLINO (LO) - Palazzo Carcassola-Grugni in frazione Marzano
Feudo di proprietà dei conti di Merlino, la terra fu donata nel 1370 da Bernabò
Visconti alla moglie Regina della Scala. Nel 1647 passò al conte Belgioioso,
alla cui famiglia rimase fino al 1782. In età napoleonica (1809-16) Merlino fu
frazione di Paullo, recuperando l'autonomia con la costituzione del Regno
Lombardo-Veneto. Il Palazzo Carcassola-Grugni, meglio conosciuto come Castello,
è quella imponente costruzione che si incontra all'ingresso della frazione di
Marzano, e più precisamente alla fine del lungo rettilineo quando si proviene
da Merlino oppure dalla strada statale Paullese. Costruito probabilmente alla
fine del '500 ed appartenuto inizialmente ai nobili Carcassola, il Palazzo
attualmente è di proprietà della famiglia Grugni di cui l'Ing. Vincenzo ne è il
diretto rappresentante; egli ne apre le porte al pubblico in occasione di
visite guidate, meeting, cerimonie e manifestazioni (quest'ultime spesso in
collaborazione con l'amministrazione comunale o l'istituto scolastico). Per
Marzano quest'edificio rappresenta un patrimonio artistico di immenso valore
dichiarato tale nel 1981 dal Ministro per i Beni Culturali e tuttora sottoposto
alle disposizioni di tutela previste per legge. Grazie anche a questo
riconoscimento, il palazzo è stato negli ultimi anni notevolmente
ristrutturato. L'edificio si articola attorno ad un cortile quadrato delimitato
da quattro corpi di fabbrica della stessa altezza. Il palazzo sorge su un
imponente basamento con zoccolo a scarpa, residuo della precedente
fortificazione. La fronte nord-orientale presenta un'alta torre centrale. Spiccano
il portico e il soprastante loggiato sulla fronte verso la corte. Vi possiamo
accedere attraversando il vialetto che conduce al grande portone ad arco ed
entrando nell'androne che da sul cortile rettangolare, nel quale domina sul
fondo il doppio porticato ad archi e la torre belvedere che si eleva sul lato
est. Le circa quaranta stanze esistenti sono tutte illuminate da ampie
finestre; all'interno è possibile ammirare i bellissimi affreschi e dipinti
ispirati alla pittura classica del '500 nonchè i soffitti adornati di
cassettoni in legno intagliato e decorato. Ma anche il resto dell'architettura
come ad esempio i camini, le scale, le balconate e persino i sotterranei
incantano ogni visitatore del luogo. Per promuovere la conoscenza di questo
inestimabile tesoro del lodigiano che pochi conoscono, è stato pubblicato nel
2005 un piccolo volume che ne descrive il patrimonio artistico e storico; è
possibile richiederlo scrivendo all'autrice:
sig.ra Stefania Biancossi.
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Merlino_(Italia), http://www.comune.merlino.lo.it/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idservizio/20017,
http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/LO620-00077/
Foto: la prima è di Elio1952 su http://mapio.net/pic/p-30781857/, la seconda
è presa da http://www.lombardiabeniculturali.it/img_db/bca/LO620/1/l/77_lo025001.jpg
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