MONTORIO NEI FRENTANI (CB) - Palazzo Marchesale Magliano
Il paese di origini antichissime apparteneva alla contea di Larino e
successivamente a quella di Loritello nel periodo normanno. Durante la seconda guerra
punica (III secolo a.C.) il territorio di Montorio fu oggetto di numerose lotte
tra Fabio Massimo e Annibale. Con il crollo dell'Impero romano le popolazioni
per sottrarsi alle invasioni barbariche, si raggrupparono nello stesso
territorio, dove poi nacque il paese attuale. Qui furono costruite le prime
abitazioni, intorno al castello e alla chiesa già esistenti, che facevano parte
del sistema di difesa studiato da Vito Avalerio e dai De Molisio, entrambi
conti normanni, come appare nel Catalogo borrelliano intorno al secolo XII.
Montorio così entrò a far parte della Contea di Molise e fu feudo dei De
Molisio fino al secolo XIII. In epoca rinascimentale fu conquistato,
nell’ottobre 1462, dal re Ferrante d’Aragona, al tempo della lotta dinastica
conto Giovanni d’Angiò: è di quel periodo l’insediamento nel Borgo di un gruppo
di profughi greco-albanesi scampati alle stragi ottomane. Così pure, è da
ricordare la rivolta popolare contro i soprusi del feudatario di metà sec. XVI
detta del muro rotto. Di quest’epoca sono le chiese della SS. Annunziata, di
Santa Caterina d’Alessandria e dei SS. Marco e Lazzaro. Nel corso del tempo il
paese fu posto sotto il controllo di diverse famiglie sino all’eversione della
feudalità. Montorio appartenne a vari feudatari. I primi feudatari furono,
verso la fine del 1100, Vito Avalerio ed Enrico Cena. Seguirono, attraverso i
secoli: de Molisio (inizi 1200-primi anni del 1300); Gambatesa-Monforte (inizi
1300 fine 1400); de Capua (1500); Castelletti (1600), Mastrogiudice (fine 1600
metà 1700), Ceva-Grimaldi (metà 1700 fine 1800). Il XVII secolo fu un periodo
di depressione a causa anche della pestilenza del 1656 e del terremoto del 1688
che ridussero il paese in misere condizioni; solo agli inizi del ‘700, grazie
alla feudataria Sinforosa Ceva- Grimaldi, il paese riuscì risollevarsi dalla
crisi. Palazzo
Magliano, oggi casa privata, è un modello di abitazione nobiliare di origine
medievale, poi trasformato nel corso dei secoli. Non è possibile risalire
con certezza alla data di edificazione dell'edificio, in quanto l’unico
documento è un’iscrizione in latino posta sull’architrave della porta
d’ingresso, che reca la data del 1737, riferibile a una delle ricostruzioni che
sicuramente hanno interessato l’edificio. Anche sulla finestra del loggiato è
visibile un’iscrizione in latino, che si riferisce invece ai costruttori del
palazzo, indicati con le sole iniziali A P M. Dalla sua struttura possente e
dalle mura a scarpa si capisce che originariamente doveva essere parte di un
complesso sistema difensivo-residenziale, ma i cambiamenti subiti nel corso dei
secoli ne hanno alterato l’aspetto fino a inglobarlo totalmente tra le case del
paese. La funzione difensiva che l’edificio ha avuto in passato è chiaramente
denunciata dal fatto che il palazzo è stato costruito sulle antiche mura di
cinta di Montorio nei Frentani. Le mura includono anche “Porta Caticchio”, una
tra le più antiche e caratteristiche porte. Il palazzo prende il nome da
Domenico Magliano, presente a Montorio già dal 1714 e appartenente ad una delle
famiglie più illustri dell’epoca, residenti nella Terra Vecchia. L’iscrizione
datata 1737 è probabilmente relativa a interventi di ristrutturazione o
ricostruzione curati dalla famiglia Magliano quando prese possesso del palazzo,
dopp il terremoto del XVII secolo. Percorrendo i caratteristici vicoletti del
centro storico di Montorio dei Frentani si arriva a Palazzo Magliano.
L’edificio, rivestito interamente di pietre di piccole dimensioni, si confonde
tra le costruzioni che lo circondano. Il palazzo, a pianta quadrangolare, si
sviluppa su due piani ed è riconoscibile dalle due colonnine che affiancano la
porta d’ingresso, al centro dell’edificio. Il portale originario è stato
sostituito da una semplice porta di dimensioni più modeste, sormontata ancora
dall’antico arco a tutto sesto, decorato a motivi geometrici e dallo stemma di
una delle famiglie che in passato hanno dimorato nell’edificio. In facciata si
notano i tre balconi del piano nobile ma anche un secondo ingresso, sulla
destra, costituito da un portale in legno. Nella parte posteriore dell’edificio
si trova una balconata sorretta da tre archi a tutto sesto e un piccolo
giardino. Dell’antico castello, attualmente trasformato in palazzo, è possibile
ancora oggi scorgere le basi a scarpa e una torre. L’interno del palazzo ha
subito numerose modifiche nel corso del tempo, che ne hanno alterato l’aspetto
originario. La parte che meglio conserva le antiche sembianze è una sorta di
atrio, che accoglie un arco a tutto sesto e una caratteristica scalinata che
conduce ai piani superiori. L’interno non è visitabile perché abitato da
diverse famiglie.
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Montorio_nei_Frentani, http://www.comune.montorioneifrentani.cb.it/,
Foto: è presa da https://www.mondimedievali.net/Castelli/Molise/campobasso/montor01.jpg
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