giovedì 9 marzo 2017

Il castello di giovedì 9 marzo





MONTORIO NEI FRENTANI (CB) - Palazzo Marchesale Magliano

Il paese di origini antichissime apparteneva alla contea di Larino e successivamente a quella di Loritello nel periodo normanno. Durante la seconda guerra punica (III secolo a.C.) il territorio di Montorio fu oggetto di numerose lotte tra Fabio Massimo e Annibale. Con il crollo dell'Impero romano le popolazioni per sottrarsi alle invasioni barbariche, si raggrupparono nello stesso territorio, dove poi nacque il paese attuale. Qui furono costruite le prime abitazioni, intorno al castello e alla chiesa già esistenti, che facevano parte del sistema di difesa studiato da Vito Avalerio e dai De Molisio, entrambi conti normanni, come appare nel Catalogo borrelliano intorno al secolo XII. Montorio così entrò a far parte della Contea di Molise e fu feudo dei De Molisio fino al secolo XIII. In epoca rinascimentale fu conquistato, nell’ottobre 1462, dal re Ferrante d’Aragona, al tempo della lotta dinastica conto Giovanni d’Angiò: è di quel periodo l’insediamento nel Borgo di un gruppo di profughi greco-albanesi scampati alle stragi ottomane. Così pure, è da ricordare la rivolta popolare contro i soprusi del feudatario di metà sec. XVI detta del muro rotto. Di quest’epoca sono le chiese della SS. Annunziata, di Santa Caterina d’Alessandria e dei SS. Marco e Lazzaro. Nel corso del tempo il paese fu posto sotto il controllo di diverse famiglie sino all’eversione della feudalità. Montorio appartenne a vari feudatari. I primi feudatari furono, verso la fine del 1100, Vito Avalerio ed Enrico Cena. Seguirono, attraverso i secoli: de Molisio (inizi 1200-primi anni del 1300); Gambatesa-Monforte (inizi 1300 fine 1400); de Capua (1500); Castelletti (1600), Mastrogiudice (fine 1600 metà 1700), Ceva-Grimaldi (metà 1700 fine 1800). Il XVII secolo fu un periodo di depressione a causa anche della pestilenza del 1656 e del terremoto del 1688 che ridussero il paese in misere condizioni; solo agli inizi del ‘700, grazie alla feudataria Sinforosa Ceva- Grimaldi, il paese riuscì risollevarsi dalla crisi. Palazzo Magliano, oggi casa privata, è un modello di abitazione nobiliare di origine medievale, poi trasformato nel corso dei secoli. Non è possibile risalire con certezza alla data di edificazione dell'edificio, in quanto l’unico documento è un’iscrizione in latino posta sull’architrave della porta d’ingresso, che reca la data del 1737, riferibile a una delle ricostruzioni che sicuramente hanno interessato l’edificio. Anche sulla finestra del loggiato è visibile un’iscrizione in latino, che si riferisce invece ai costruttori del palazzo, indicati con le sole iniziali A P M. Dalla sua struttura possente e dalle mura a scarpa si capisce che originariamente doveva essere parte di un complesso sistema difensivo-residenziale, ma i cambiamenti subiti nel corso dei secoli ne hanno alterato l’aspetto fino a inglobarlo totalmente tra le case del paese. La funzione difensiva che l’edificio ha avuto in passato è chiaramente denunciata dal fatto che il palazzo è stato costruito sulle antiche mura di cinta di Montorio nei Frentani. Le mura includono anche “Porta Caticchio”, una tra le più antiche e caratteristiche porte. Il palazzo prende il nome da Domenico Magliano, presente a Montorio già dal 1714 e appartenente ad una delle famiglie più illustri dell’epoca, residenti nella Terra Vecchia. L’iscrizione datata 1737 è probabilmente relativa a interventi di ristrutturazione o ricostruzione curati dalla famiglia Magliano quando prese possesso del palazzo, dopp il terremoto del XVII secolo. Percorrendo i caratteristici vicoletti del centro storico di Montorio dei Frentani si arriva a Palazzo Magliano. L’edificio, rivestito interamente di pietre di piccole dimensioni, si confonde tra le costruzioni che lo circondano. Il palazzo, a pianta quadrangolare, si sviluppa su due piani ed è riconoscibile dalle due colonnine che affiancano la porta d’ingresso, al centro dell’edificio. Il portale originario è stato sostituito da una semplice porta di dimensioni più modeste, sormontata ancora dall’antico arco a tutto sesto, decorato a motivi geometrici e dallo stemma di una delle famiglie che in passato hanno dimorato nell’edificio. In facciata si notano i tre balconi del piano nobile ma anche un secondo ingresso, sulla destra, costituito da un portale in legno. Nella parte posteriore dell’edificio si trova una balconata sorretta da tre archi a tutto sesto e un piccolo giardino. Dell’antico castello, attualmente trasformato in palazzo, è possibile ancora oggi scorgere le basi a scarpa e una torre. L’interno del palazzo ha subito numerose modifiche nel corso del tempo, che ne hanno alterato l’aspetto originario. La parte che meglio conserva le antiche sembianze è una sorta di atrio, che accoglie un arco a tutto sesto e una caratteristica scalinata che conduce ai piani superiori. L’interno non è visitabile perché abitato da diverse famiglie.

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Montorio_nei_Frentani, http://www.comune.montorioneifrentani.cb.it/,

Foto: è presa da https://www.mondimedievali.net/Castelli/Molise/campobasso/montor01.jpg

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