CASTIGLIONE DEL LAGO (PG) - Rocca del Leone
La cittadina deve il suo nome al simbolo della famiglia che anticamente vi
dominava; infatti Castiglione deriva da
Castellum Leonis (castello del
leone), volgarizzato poi in
Castellioni. Castiglione del Lago si trova
lungo quella che un tempo era un'importante via di comunicazione, stretta tra Orvieto
al sud, Chiusi ad ovest ed Arezzo al nord. La sua posizione in una zona così
contesa, prima tra gli Etruschi ed i Romani, in seguito tra le cittadine
toscane e Perugia, causò in numerose occasioni la distruzione delle
fortificazioni originali, ricostruite a più riprese. Fondata dai romani col
nome di Novum Clusium (Nuova Chiusi), sorge su di un colle che in epoca antica
costituiva la quarta isola del lago Trasimeno (le tre isole ancora esistenti
sono la Maggiore, la Minore e la Polvese) prima che la striscia d'acqua che la
separava dalla terraferma fosse riempita. Nella struttura urbanistica del borgo
antico è facilmente riscontrabile, nelle tre strade parallele che tagliano
longitudinalmente il paese (decumani), l'origine romana. Solo durante il regno
di Federico II (agli inizi del XIII secolo), Castiglione visse un periodo di relativa
stabilità. Più tardi il paese cadde sotto il controllo di Perugia, divenendo
feudo della potente famiglia dei Baglioni. Nel 1550, papa Giulio III concesse
il feudo a sua sorella Giacoma Ciocchi del Monte. Il 19 novembre 1563, il
figlio di lei, Ascanio della Corgna, divenne marchese di Castiglione e del Chiugi
per volere di Pio IV, insieme al fratello cardinale Fulvio. Nel 1617 Paolo IV
concesse il titolo ducale a Fulvio II. Ad Ascanio I succedettero Diomede, Ascanio
II e Fulvio II, al servizio dei quali operarono il poeta burlesco Cesare
Caporali e il severo segretario di corte, nonché scrittore politico, Scipione
Tolomei. Il duca Fulvio II morì nel 1647 senza lasciare eredi e così il feudo
tornò sotto il dominio dello Stato della Chiesa. Il marchesato aveva una
superficie di ca. 200 km² e importanza come "
zona cuscinetto"
tra granducato di Toscana e territori pontifici. Era un feudo pontificio con
potere di imperio e diritto di battere moneta. Ascanio della Corgna emanò nel
febbraio 1571 gli statuti, completati poi dal cardinale Fulvio e dal nipote
Diomede: costituivano un'ampia raccolta di norme giuridiche civili e penali per
disciplinare quanto avveniva nello staterello. Il marchesato era anche rinomato
per fatti culturali ed artistici: nel palazzo castiglionese il marchese
organizzava riunioni dell'Accademia degli Insensati, con la partecipazione di
insigni letterati, nobili ed artisti; il Pomarancio ed altri pittori
affrescarono la prestigiosa residenza, progettata dal Vignola e da Galeazzo
Alessi. La rocca è un'interessante struttura pentagonale irregolare, dominata
da un torrione triangolare alto 39 metri; agli angoli, quattro torri
fortificano le mura merlate. Delle torri, quella fallica e quelle quadrata a
sud sono del XIII secolo, coeve alla Rocca; le altre due rotonde sostituirono
quelle precedenti nel XV e nel XVI secolo, poichè la superficie tonda dava
maggiori sicurezze in seguito all'avvento dei cannoni. La fortezza fu fatta
erigere dall'imperatore Federico II di Svevia nelle prime decadi del 1200, come
obiettivo nel dislocamento delle truppe, sui resti di una più antica
costruzione, corredata di una pieve, dedicata ai SS. Filippo e Giacomo, della
quale rimangono pochi ruderi. La vera rocca è costituita dall'estrema appendice
del baluardo che serra la piccola penisola sul Trasimeno. Il maschio esercitava
attività di accurata vigilanza sul lago e sulle terre limitrofe, rappresentando
l'ultima fortificazione cautelativa. Il palazzo ducale, voluto dal marchese di
Castiglione del Lago Ascanio della Corgna nel 1563, è in comunicazione con il
fortilizio tramite un suggestivo camminamento coperto (con feritoie sul lago)
per il quale si accede da una porta ubicata nella sala del trono. Il fortilizio
è stato sovente trasformato: Federico II quasi sicuramente incaricò Elia da
Cortona di ricostruirlo. Ascanio della Corgna, esperto in architettura
militare, lo rese inattaccabile e per questo motivo famoso in Europa. Nel 1325
l'architetto Lorenzo Maitani accettò di ristrutturare la rocca. Il complesso fu
migliorato e ingrandito nel 1503 dai signori di Perugia Giampaolo Baglioni e Malatesta
IV che vi fissarono la residenza estiva. I lavori, come detto, proseguirono
fino al 1571 con Ascanio della Corgna che sostituì alcune torri con bastioni
cilindrici e fece realizzare, all'interno del recinto, un
giardino
all'italiana. I successori di Ascanio I, Diomede, Ascanio II e Fulvio
Alessandro si occuparono maggiormente di impreziosire il palazzo, curandosi
poco della fortezza. Questa fu assaltata, nel 1642, con scarsi risultati, dall'esercito
del duca di Parma Odoardo I, per ottenere il passaggio nel feudo corgnesco,
durante la cosiddetta Guerra Barberina per l'occupazione del farnesiano ducato
di Castro (1641-1644) ed i soldati, pertanto, in assenza di Fulvio II,
penetrarono nel borgo con altri sistemi. La rocca, infine, dopo la devoluzione
del ducato castiglionese allo Stato della Chiesa, in seguito alla morte, nel 1647,
del duca FulvioII, privo di eredi, passò sotto la giurisdizione pontificia e,
nel 1860, al locale comune. Attualmente è utilizzata per spettacoli
folcloristici e teatrali durante l'estate. Sul web c'è un sito dedicato alla
rocca, che è il seguente: http://www.roccamedievale.it/. Altri link suggeriti: http://www.trasimeno.ws/rocca_leone_it.html
(con varie foto), scheda redazionale su http://www.mondimedievali.net/Castelli/Umbria/perugia/castiglionlago.htm,
http://www.fortezze.it/rocca_leone_it.html.
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castiglione_del_Lago, https://it.wikipedia.org/wiki/Rocca_del_Leone,
http://www.castiglionedellago.eu/it/fortezza.htm
Foto: la prima è una cartolina della mia collezione, la
seconda è presa da http://www.lagotrasimeno.net/pg.base.php?id=17&cat=4
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