SANTO STEFANO QUISQUINA (AG) – Castello baronale
Ventimiglia
I primi dati certi risalgono al 1279 quando il
paese venne dedicato a S. Stefano, probabilmente perché l’area è coronata da
monti, dal greco “STEFANOS” che vuol dire corona. Prima della sua fondazione,
alcuni documenti attestano l’esistenza di un casale Sancti Stephani
appartenuto, già nel X secolo alla famiglia Sinibaldi. Il primo signore di
Santo Stefano, di cui sappiamo il nome, fu Giovanni di Caltagirone, che visse
ai tempi del regno di Federico II di Aragona (1296-1337). A Giovanni successe
il figlio Nicola, che viene ricordato per avere edificato un fortilizio a
protezione del nuovo casale. Ad Antonio Caltagirone seguirono Giovanni e
Ruggero Sinibaldi. Quest’ultimo si ribellò al re Martino d’Aragona ed i suoi
beni furono confiscati e devoluti alla Reale Corona. Ruggero Sinibaldi era
sposo di Maria Guiscarda, parente di Ruggero II, re dei Normanni. Dal loro
matrimonio nacque Rosalia, proclamata santa e patrona del paese. Nel 1396
divenne signore del paese Guiscardo de Agljs. Questa famiglia mantenne il potere
in città sino al 1504 quando l’ultima erede, Giovanna, andò in sposa a Giovanni
Larcan e i Larcan divennero i nuovi baroni del territorio. Nel 1549 Vincenzo
Larcan vendette la baronia e gran parte dei suoi beni al Protonotaro del Regno
di Sicilia, Alfonso Ruiz, che fece dono della baronia alla madre Elisabetta nel
1574. Essendo, questa, moglie di Carlo Ventimiglia, nel 1599 ogni diritto
transitò alla famiglia Ventimiglia e Pietro Ventimiglia (figlio di Elisabetta e
Carlo) fu investito della baronia il 16 settembre 1599. Intanto il casale
andava trasformandosi in un vero paese. I Ventimiglia dominarono a lungo,
sopravvissero anche ad eventi luttuosi. A loro sono dovute insigni architetture
urbane come il Palazzo Baronale del 1745 e la splendida Fontana del XVIII
secolo sita in piazza Castello.
Foto: entrambe sono di “Pina e Nicola Sicilia”,
su https://www.panoramio.com/photo/119381388
e su https://www.panoramio.com/photo/119381484
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