La prima notizia del borgo di Cicerale si ritrova in un documento del 1461, anno in cui Ferdinando I d'Aragona sottrasse il feudo alla famiglia Capano per concederlo ai Sanseverino, nobile casata di origine normanna. Probabilmente, il nucleo primitivo del paese sorgeva in località Bocca di fava e si chiamava Corbella; il piccolo centro fortificato subì le asprezze sia della guerra del Vespro sia della congiura dei Baroni: ancora oggi si possono vedere i ruderi del castello situato in vetta al Monte Battaglia, lungo il versante del Monte Sant’Andrea, a nord di Cicerale. La posizione strategica del borgo Ciceralensis, di diretto controllo sulla viabilità tra la piana di Paestum e quella di Velia, ne consentì la sopravvivenza attraverso i secoli e nonostante i cambi di feudatari. I Sanseverino affidarono il borgo ai Gentilcore; nel 1636 esso passò ai Carafa, in seguito al ramo dei Carafa-Primicile che lo mantennero fino al 1806, data di abolizione della feudalità. Il nobile passato, la vitalità e l’operosità di Cicerale trovano il loro simbolo nel santo patrono: Giorgio, l’indomito cavaliere che vinse un orribile drago nel segno di Cristo. Inoltre, il nome del santo deriva dal greco gheorgòs, “contadino”, e sembra richiamare un’altra “gloriosa” tradizione del paese: i ceci, talmente unici e gustosi da meritare un accurato disciplinare di produzione che impone la coltivazione biologica certificata AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica). Il comune di Cicerale potrebbe acquistare lo storico palazzo marchesale “Primicile – Carafa”. L’edificio si trova nel centro storico del paese e rappresenta un elemento di eccezionale valore storico–architettonico. Attualmente è di proprietà privata ma versa in condizioni strutturali, estetiche e funzionali fatiscenti nonostante sia inserito all’’interno di un contesto urbanizzato e consolidato. Di qui la decisione dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Francesco Carpinelli, di provare ad acquisirlo al patrimonio pubblico. L’acquisto rientrerebbe nell’ambito di una politica di riqualificazione del centro storico, tesa anche alla promozione di attività culturali, turistiche e sociali. L’intenzione è di utilizzare allo scopo i fondi europei inserendo l’antico edificio in un progetto più ampio di valorizzazione di beni storico – architettonici che interessa tutti i Comuni facenti parte dell’Unione dei Comuni Alto Cilento. Spetterà ora agli uffici comunali predisporre uno studio di fattibilità tecnica ed economica finalizzato all'acquisizione ed alla ristrutturazione/riqualificazione del Palazzo.
Fonti: http://www.comune.cicerale.sa.it/index.php?action=index&p=261, articolo di Ernesto Rocco su https://www.infocilento.it/2016/04/30/lo-storico-palazzo-marchesale-fatiscente-comune-prova-ad-acquistarlo/
Foto: la prima è di Mimmo Benivento su https://www.panoramio.com/photo/88634929, la seconda è di Massimo De Santis su http://mapio.net/a/87768288/
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