LUOGOSANTO (OT) – Castello di Balaiana
E’ tra le fortificazioni sarde di più antica attestazione. Il nome del castello deriva dalla zona in cui sorge: secondo la leggenda Balaiàna significhebbe terra dei Bàlari, riferito alla popolazione dei Balares, uno dei primi popoli colonizzatori della Gallura. Costruito nel 1050 dal giudice Costantino I insieme alla chiesetta di San Leonardo, se ne hanno sue notizie nel "Condaghe di Santa Maria di Bonarcado", dove risulta intorno al 1146 una disputa tra il sovrano di Gallura Costantino e i figli del suo predecessore, proprio per il possesso dell'edificio fortificato. Tra il XIII e il XIV secolo il castello seguì le sorti del Giudicato, ma nel 1422 venne fatto distruggere per ordine di Alfonso d'Aragona. I suoi ruderi, situati sulla collina di San Leonardo a 300 metri sul livello del mare, fanno ritenere che l’originaria fortezza occupassero interamente l’altura. Si individuano i resti di un ambiente rettangolare e di una torre, racchiusi dai resti di una cinta muraria che presumibilmente doveva recingere e difendere la fortificazione. Nulla si può dedurre circa gli ambienti interni alla cinta di mura, distrutti da crolli e frane. La chiesa di San Leonardo, collegata da un basso muraglione che doveva difendere un facile punto d'accesso e servire anche da camminamento, doveva svolgere funzione di cappella palatina. La peculiarità del castello è nella tecnica costruttiva, interamente in granito, messo in opera per mezzo di una serie di incastri che prescindono da malta o calce. Le mura sono a doppia cortina, realizzate con filari di conci squadrati sia internamente sia esternamente, con riempimento di pietrame minuto privo di qualunque tipo di legante. Gli spigoli sono rinforzati da grossi blocchi sagomati ad hoc. Un recente quanto pesante restauro di ricostruzione ha cambiato quasi completamente l'aspetto del complesso fortificato, impedendo di fatto lo studio della struttura originaria. La presenza di un serbatorio per l'acqua piovana, situato al di sotto del pavimento e a breve distanza dalle camere, fa pensare che questa zona fosse riservata alla guarnigione. Una leggenda vuole che Dante Alighieri sia stato nel castello ospite di Ugolino (Nino) Visconti, giudice di Gallura.
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