CASTRO (LE) - Castello angioino-aragonese-spagnolo
Le prime notizie certe di un castello a Castro risalgono al secolo XIII: nei registri della cancelleria regia di Carlo I d'Angiò un documento datato 1282 lo definisce fortezza di rilevanza strategica per la difesa del regno. Quasi certamente la struttura di età angioina fu edificata o rafforzata sui resti di un precedente edificio difensivo di età bizantina o normanna, che completava le difese del borgo fortificato, risalente all'età messapica e rafforzato in età romana e altomedievale, chiamato appunto Castrum (Castrum Minervae), di cui rimangono oggi, nella zona chiamata Palombella, alcuni resti della cinta muraria e delle torri. Nel 1480, l'anno della conquista di Otranto da parte dei Turchi, il castello già angioino, ora aragonese, venne semidistrutto: a tentare di difendere il borgo fortificato e il suo castello era stato inviato da re Ferdinando I d'Aragona il conte Giulio Antonio Acquaviva, al comando di 2.000 uomini; ma presso Giuggianello le truppe aragonesi furono intercettate, e negli scontri perse la vita lo stesso Acquaviva. Nel corso del Cinquecento il castello fu assaltato altre due volte dai Turchi; ricostruito dai Gattinara e rafforzato ulteriormente nel 1572, fu quindi potenziato ulteriormente dal viceré spagnolo don Pedro de Toledo. Alla fine del Settecento un documento lo definisce abbandonato e in stato di rovina. Visibili oggi una torre circolare, un bastione lanceolato, la Torre del Cavaliere, e alcuni tratti di cortine murarie. Negli anni scorsi, a partire dal 1982, è stato sottoposto a complessi lavori di restauro che proseguono ancora oggi. Il castello si sviluppa su 1.200 mq, di cui 900 occupati da un’imponente struttura muraria. Al Castello si accedeva unicamente dal lato sud tramite un piccolo portone munito di ponte levatoio, ormai rimosso. Da recenti scavi si è potuto accertare la presenza di un fossato a ridosso del varco. Sul lato verticale del passaggio è posizionata una larga caditoia a tre bocche e il foro per il passaggio della catena di ritiro del ponte levatoio. Alla difesa dell"ingresso era posto un camminamento superiore. Varcato il portone si accede al cortile interno che era il luogo destinato alla raccolta e alla custodia dei prodotti artigianali e agricoli che venivano commercializzati in tutti il Mediterraneo,composto da un unico spazio scoperto internamente, a forma rettangolare. Da un’ampia scala, a ridosso del cortile, si accede alle cortine superiori. Nel cortile sono presenti due cisterne di cui una è dotata di copertura in pietra e pilastro di sostegno centrale. Sul lato nord del cortile, si trovano una successione di stanze inframmezzate da archi. Sul lato di ponente, sulla marina, la sala del castellano, meno bisognosa di difese, è l’unica ad avere un autonomo accesso all’esterno, forse per eccedere agli orti sottostanti. Vi era una scala esterna con ampi gradini in pietra che faceva accedere al lastricato solare ed alla difesa dagli spalti del castello. Una scala a chiocciola, più piccola, era invece ricavata nell"ampia muratura e consentiva una efficace difesa anche da un solo uomo. La Sala di Levante, probabilmente, è stata addossata alla cinta muraria in epoca successiva. Il Bastione di contrafforte era di notevole importanza per l’avvistamento di un attacco dal lato nord-est dal quale operare un attacco sistematico di cannoneggiamento sulla porta di terra. La più alta e imponete torre dell"intero sistema difensivo, è la Torre Cavaliera, il risultato finale di una precedente torre di identica altezza. Si sviluppa su tre livelli occupati ognuno da tre vani con copertura a botte. La copertura solare è il punto panoramico e suggestivo del castello oltre che il punto più alto di Castro. A essa si accede mediante una stretta e scomoda scala ricavata nello spessore delle murature esterne. La torre è dotata di batterie e di caditoie su tutti i varchi di accesso. La Torre circolare invece risale al periodo aragonese. I tre vani che la compongono sono di forma rettangolare e con volta a botte, tranne quella superiore che con volta a forma di cupola. Le merlature sono dotate di evacuatori, caditoie e finestrature per l"impiego di balestre, poi sono state rinforzate per resistere al tiro di cannoneggiamento. Per approfondire si può visitare il seguente link : http://www.comunedicastro.it/castello.html
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