ADELFIA (BA) - Torre normanna di Canneto
Costruita da Alfonso Balbiano negli anni tra il 1147 e il 1153, è da ritenersi l’unico elemento superstite dell’originario castello. Tale torre doveva servire per la difesa e le segnalazioni a distanza in caso di assalti o di calamità richiedenti soccorsi. Una galleria di circa due chilometri la collegava con l’aperta campagna in direzione di Acquaviva. La torre seguì le sorti del Casale di Canneto passando in proprietà a diversi feudatari fino ai Marchesi Nicolai nel secolo XVIII. Alla torre ed al Castello vennero ad addossarsi, in tempi diversi, numerose costruzioni anche signorili. Con l’esilio del patriota Domenico Nicolai i beni della famiglia furono confiscati e venduti all’asta dallo stato borbonico. La torre, acquistata da diversi proprietari e adibita a vari usi (ultimo quello di sartoria), fu in parte modificata e subì un progressivo stato di degrado strutturale. Alta 19 metri, la costruzione è a pianta quadrata ed è composta da 4 piani. La torre termina in alto con un coronamento aggettante di archetti pensili su mensole, nei quali s’innestano caditoie su ciascuno dei lati, alcune con stemmi a rilievo. All’interno l’inserimento successivo di volte in muratura in sostituzione degli impalchi in legno originario e le manomissioni nelle aperture, hanno modificato, in parte il monumento. Mentre il collegamento fra i vari piani, era risolto con scale in legno, per il piano superiore e per quello di copertura, come già detto, era ricavato in spessore di muro. Il piano terra della torre è stato in un primo tempo adibito a prigione. È stata dichiarata monumento nazionale nel 1920, insieme all'adiacente palazzo marchesale di Canneto. I recenti restauri a cura della Sopraintendenza per i Beni Ambientali Architettonici e Artistici della Puglia hanno consolidato le sue strutture e l’hannoresa più fruibile. Attualmente è di proprietà del Comune di Adelfia.
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