LUSTRA (SA) – Castello di Rocca Cilento
Risale probabilmente alla fine del secolo IX, quando il gastaldato longobardo della Lucania cominciò a suddividersi in contee e signorie, date in vassallaggio a membri della dinastia salernitana. Questo periodo fu segnato dal fenomeno dell’incastellamento causato dalle ondate di invasioni ungare e saracene. Il castello divenne proprietà della famiglia Sanseverino alla fine dell'XI secolo e rimase a loro, pur se fra alterne vicende, fino al 1552. In un manoscritto del 1110 si riporta la decisione di Guglielmo I Sanseverino di spostare la sede della "Baronia del Cilento" dalla fortezza (la mitica città di Castellum Cilenti) posta sulla cima del Monte Stella alla collina di Rocca. In un altro documento del 1119 risulta inserita nella cinta fortificata del castello dei Sanseverino e nel 1185 l’insediamento di Rocca figurava come castrum, cioè abitato fortificato. I Sanseverino utilizzarono il castello come residenza e ufficio per esercitare l’attività giudiziaria e amministrativa. Dopo il 1552, anno in cui i Sanseverino furono costretti a rifugiarsi in Francia, il castello continuò a vivere anni di splendore e prestigio grazie agli Aragonesi, che lo fortificarono ulteriormente grazie all'intervento del Sangallo. In seguito il maniero passò per molte mani che vi lasciarono tracce trasformandolo a seconda delle esigenze del momento (abbassamento delle torri, apertura delle finestre, stucchi negli interni, etc.). Negli anni sessanta, Ruggero Moscati acquistò e sottopose a restauro il rudere del castello, da lui avvertito come luogo simbolico della storia del Cilento. L’edificio divenne punto di ritrovo di storici e sede di convegni, ma il rapporto con questa sua opera conobbe anche degli alti e bassi, funestato come fu da furti e vandalismi. Il castello fu usato a scopi difensivi durante i moti del 1799 quando fu teatro di duri combattimenti tra le masse borboniche ed i giacobini del Cilento. Rocca fu aggregata al comune di Lustra nel 1861. Il castello è un complesso a pianta pentagonale allungata in direzione nord-sud, che domina il borgo di Rocca Cilento ad una quota di 635 m sul versante sud-ovest della collina. La struttura attuale è circondata da mura di origine angioina, che presentano torri circolari sul lato sud-ovest. Lo stretto passaggio di ingresso segnato da un brusco cambiamento di direzione era un accorgimento difensivo dell'architettura militare normanna usata per evitare che gli assedianti potessero abbattere il portone con l'ariete. Il complesso difensivo è completato da un fossato che costeggia per un tratto limitato le mura. Il castello mostra i segni degli interventi fatti in epoca angioina, mentre rari sono quelli apportati in epoca normanna e sveva. Nei cortili resta ancora oggi traccia degli accorgimenti usati in epoche anteriori per l’approvvigionamento idrico. Oggi, grazie agli ultimi restauri, lo rivediamo nel suo antico splendore.
Nessun commento:
Posta un commento