PIOMBINO (LI) - Rocca di Populonia
Si trova in posizione panoramica nell'omonima frazione di Piombino e domina,
da un'altura, il golfo di Baratti, la costa a nord di Piombino e il tratto di
mare tra la terraferma e l'arcipelago toscano. Populonia conserva
fortificazioni del XV secolo ad opera dei Signori di Piombino, gli Appiani,
come testimoniato dal dragone simbolo della casata posto sopra l'ingresso del
borgo. La rocca è situata sull'acropoli dell'antica Pupluna una delle
città più importanti della
civiltà etrusca, come testimoniato dal fatto che era l'
unica, fra
le maggiori, a
sorgere sulla costa. Questo permetteva alla città di
essere
punto
di riferimento sia commerciale che
industriale
fra i centri dell'entroterra e le isole dell'arcipelago Toscano, grazie ai
molti forni di fusione per i metalli installati nelle sue vicinanze. Dopo la
decadenza del Medioevo si dovette attendere Iacopo II Appiani che nel
Quattrocento fece erigere il castello nella parte alta di Populonia per
fronteggiare gli assalti dei pirati. L'opera fu portata a termine da Iacopo
III, che completò anche il rilancio urbanistico del borgo. Le forme attuali della
rocca mostrano una struttura transitoria, tra l'edilizia medievale e la fortificazione
alla moderna di fine del quattrocento: se i lati affacciati sui dirupi della
collina vennero dotati tutt'al più di contrafforti, essendo improbabile una
cannonatura a tale altitudine, quello rivolto alla strada venne dotato di un
mastio semicircolare, dalla solida basa, dotato di feritoie e merlatura
ghibellina. Domina il tutto l'alto torrione centrale, a pianta rettangolare,
già mastio della fortezza medievale. Dotato di un'alta scarpatura, presenta una
muratura fatta di blocchi irregolari, tranne agli angoli, porta rialzata e una
merlatura con quattro elementi sui lati lunghi e tre su quelli corti. Rara per
la Toscana è la presenza del doppio spiovente, verso l'interno e verso
l'esterno, frequente invece nei castelli scaligeri. All'interno della torre si
entra da una porta in quota. La cinta muraria quattrocentesca ha una pianta
rettangolare, vicina al quadrato, con camminamento di ronda e garitte a sporto
agli angoli. Durante una fase ancora successiva fu
aggiunta al
centro del
lato corto occidentale della cinta muraria una
semitorre rotonda,
simile ad un esedra, dotata di un
ampia scarpatura e
coronata da merli
ghibellini (a coda di rondine) ognuno dotato di una
piccola feritoia
e di
apparato
a sporgere. Anche questa semitorre è dotata di
camminamento di ronda,
più alto rispetto a quello della restante cinta, e possiede un muro con feritoie
anche sul lato interno, per difendersi dai nemici che fossero riusciti a
penetrare all'interno della fortificazione. Questa costruzione potrebbe essere
considerata un
passo decisivo verso lo sviluppo di quelli che saranno i torrioni rotondi
delle rocche del XVI° secolo. Qui si congiunge anche la
cinta muraria del borgo,
dotata di un'unica
porta di accesso. Il fortilizio ha sempre avuto funzioni
prettamente militari di difesa del borgo abitato dalle minacce provenienti sia
dal mare che dall'interno. Altri siti da consultare: http://www.castellodipopulonia.it/,
https://www.youtube.com/watch?v=G4eRxbQwTnE (video di Riccardo Desideri), https://castlesintheworld.wordpress.com/2015/06/12/castello-di-populonia/.
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Rocca_di_Populonia, http://www.castellitoscani.com/italian/populonia.htm,
http://www.fototoscana.it/mostra-gallery.asp?nomegallery=populonia
Foto: la prima è una cartolina della mia collezione, mentre la seconda è di
Fabio Mazzoni su http://www.immaginefoto.com/wp-content/uploads/2015/01/Aeree_15.jpg
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