PANTELLERIA (TP) – Castello Barbacane
Il castello sorge all’imboccatura del vecchio
porto di Pantelleria, oggi interrato, e prospetta sulla piazza Almanza e su via
Borgo Italia. Data la particolare ubicazione con le mura lambite dal mare da un
lato, rivolto verso il porto dall’altra, costituiva un baluardo a protezione
dei traffici marittimi dell’isola. La fondazione del castello è fatta risalire
ad epoca bizantina o araba, anche se esso è attestato con certezza non prima
del XIII secolo. Nel VII secolo popolazioni africane sotto dominio bizantino,
in seguito alla conquista araba di Kelibia (Clypea), si rifugiarono in Pantelleria
“ove alrazon fortezze” – at-Tigani, in Amari 1880 – 81, II, p. 41; Amari 1933 –
39, I, p. 235. Nel 700 d.C. il condottiero musulmano “abd al Malik ibn Qatan”
“s’insignorì dell’isola e ne spianò le fortezze” – ibidem. Nell’835
avvenne l’occupazione islamica – D’Aietti Trevi 1978, p. 237. Nel 1087, secondo
il Carme Pisano, Pantelleria subisce un assedio da parte di una flotta delle
Repubbliche Marinare e si ha notizia “di una fortificazione formidabile, di un
castello incomparabile come nessun altro al mondo” (nulli unquam in hoc
mundo castro comparabile) – cit. in ivi, p. 244. Nel 1148 Giorgio
d’Antiochia, ammiraglio di Ruggero II, occupa Pantelleria – ivi, p. 251. Nel
1292 re Giacomo II d’Aragona affida il castello al capitano catalano Bonomo Algerii
– Bresc, Pantelleria. Nel 1361 Pantelleria viene concessa in feudo a Emanuele
Doria e successivamente (1399) a Giovanni Squarciafico; dopo l’uccisione dello
stesso avvenuta nel castello, l’isola torna al regio demanio – ASPA, Regia
Cancelleria, reg. 37, cc. 141r – 142r (cit. in D’Aietti Trevi 1978, p. 271). Nel
1422 l’isola è feudo di Francesco de Belvis e a un anno dalla sua morte (1443)
un notaio di Trapani redige un inventario di li cosi inventariati et trovati in
lu castellu de la Pantellaria – Bresc 1971, p. 121 e n. 96. Da tale documento
si evince l’importanza militare del castello, che è già munito di tre bombarde.
Nel 1550 i turchi espugnano il castello – D’Aietti Trevi 1978, p. 275. Nel
1553, per ordine di Carlo V si “munì la fortezza di più fermi baluardi e di
artiglieri per tollerare gli assedi” – ivi, p. 276. Vennero dunque
edificati il bastione lato mare e il bastione di nord-est, che ingloba la torre
circolare, e venne raddoppiato lo spessore dei muri di sud-est. Successivamente
fu aggiunto un corpo a sud-ovest. Nel 1628 la guarnigione del castello è
composta da 120 soldati – ivi, p. 285. Nel 1656 Pantelleria è già luogo di
confino; il castello assolve già al doppio compito di fortezza e di carcere –
ivi, p. 283. Nel ’700 viene interrato il piano delle cantine. Nel 1794 il
castello ha già la consistenza e l’aspetto attuale – Società Napoletana di
Storia Patria, Archivio Gallucci, coll. XXII C 3, p. 34. Tale resta fino alla
seconda guerra mondiale ospitando sia il carcere mandamentale di Pantelleria
che la caserma dei carabinieri. Tra il 1939 e il 1943, durante la Seconda
Guerra Mondiale, è sede dei comandi di Aviazione, Marina e Carabinieri, oltre
che della Milizia Volontaria Fascista. Durante l’occupazione americana (1943)
il castello viene minato per farlo esplodere durante le riprese di un Combat
Film; per fortuna l’operazione va a monte per decesso delle artiglierie. Nel 1946-47
, durante i lavori di ripristino del carcere per fare posto alla strada
limitrofa al porto, viene abbattuta una grossa parte del bastione di nord-ovest
e la soprastante torre di cui restano oggi solo le tracce. Nel 1975 il carcere
viene dismesso. Nel 1995 iniziano i lavori di restauro per farne luogo di
cultura e per una destinazione museale di alcune sale. Fino a poco più di un
secolo addietro il castello era l’elemento predominante della città murata,
come ci mostra una planimetria del 1839 ricavata dal foglio 26 dell’’Atlante
della Sicilia del capitano Smith della Marina Britannica. Costruito interamente
in pietra lavica, il castello è composto da quattro piani di cui uno quasi
completamente interrato, con ben 66 vani, volte a botte, archi in pietra da
taglio, vecchie segrete e torri circolari. L’impianto planimetrico è
costituito da un nucleo centrale gravitante attorno ad un cortile di forma
trapezoidale; bastioni a nord-ovest e nord-est, oltre ad un altro cortile ed
una torre sul lato sud-est. Alla fine della scalinata di accesso si entra nel
primo cortile sormontato da un camminamento di ronda e superato il vecchio
corpo di guardia si accede al cortile principale. Attorno a tale cortile sono
situate diverse stanze e un passaggio che porta al bastione di nord-ovest dal
quale si ha una splendida vista su tutto il porto di Pantelleria. Attraverso
una delle stanze si può accedere alla torre circolare e alle vecchie segrete,
che murate circa cento anni fa, costituiscono oggi l’elemento più significativo
del castello. Dal cortile si diparte una scalinata che porta a un primo piano
gia adibito a “carcere per galantuomini” e ad altra stanza che era adibita ad
armeria. Segue al secondo piano una serie di ambienti a corridoio, mentre a
destra del pianerottolo si arriva ad un ambiente di maggiori dimensioni la cui
volta è marcata da una serie di archi in pietra da taglio. A sinistra del
pianerottolo, attraverso un piccolo ambiente, si perviene al secondo livello di
una torre cilindrica alla sommità della quale è stato posto un campanile con
orologio a quadrante luminoso, collegato a due campane, una delle quali datata
1750. Attraverso la seconda scalinata si perviene invece a quella che
costituiva la ‘casa del Governatore’ (gli alloggi del castellano e più tardi,
del comandate della piazza) che comprende cinque ambienti, alcuni dei quali
prospicienti la gradinata di accesso. A destra di detta casa si trovano gli
ambienti gia destinati ad alloggio delle truppe. Sul lato sinistro del primo
cortile vi è una torre le cui caratteristiche fanno molto pensare ai donjons
normanni. Tale torre è detta di San Barnaba, probabile deformazione di Santa
Barbara, toponimo derivante dal fatto che al secondo piano di detta torre vi
era il deposito delle polveri. Il Castello di Pantelleria, qualche hanno fa, ha
anche ospitato al suo interno il Carnevale di Pantelleria, un evento che ha
riunito in maschera tutta la popolazione pantesca. Altri link suggeriti: http://www.pantelleria-vacanze.it/Pantelleria_Barbacane.htm,
https://it.wikipedia.org/wiki/Pantelleria,
video di Mauro Silvia (https://www.youtube.com/watch?t=25&v=_p_bm11zKZI)
Fonti: scheda del Dr Francesco Cimino su http://www.icastelli.it/castle-1234871314-castello_barbacane_di_pantelleria-it.php,
http://www.visitpantelleria.com/portfolio/castello-barbacane/,
testo di Chiara Errera su http://www.ilovepantelleria.net/castello-di-pantelleria/,
Foto: la prima è una
cartolina della mia collezione, la seconda è presa da http://www.agorapnl.it/wp-content/uploads/2014/06/i-love-660x371.jpg
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