BAGNASCO (CN) – Castello
Bagnasco venne già citata nei tempi antichi, quando i Romani avevano preso
il controllo della Liguria e del Piemonte. Difatti esiste un antico ponte
romano, perfettamente restaurato che sorvola il fiume Tanaro. A testimonianza
del suo passato, il paese veniva chiamato in latino
"Balneascum ad
Tanarum", come testimonia un cartello lungo la strada statale. I
Romani costruirono una fortificazione che successivamente fu abbattuta e
probabilmente fornì il materiale lapideo per la costruzione del nuovo
insediamento di Bagnasco,
ex diruto Saracenorum castro. Nel 967
l'imperatore Ottone I la confermò feudo al Marchese Aleramo. Successivamente
passò ai Marchesi di Ceva che la dominarono per conto della Repubblica di Asti,
poi ai Visconti di Milano, agli Orleans e a varie signorie per confermare il
definitivo passaggio avvenuto nel 1558 sotto il controllo dei Savoia. Le rovine
della fortificazione di Bagnasco sono molto suggestive già solo da quanto si
può apprezzare percorrendo la Strada Statale ai suoi piedi. La struttura che
risalta immediatamente alla vista è la torre circolare che si erge a mezza
costa dell’altura che domina il borgo storico di Bagnasco: “un vago monticello,
avente la forma di un pan di zucchero”, così viene descritta l’altura nel
Dizionario geografico del Casalis a inizio Ottocento (CASALIS 1834, vol. II, p.
15). La torre, assai simile per dimensioni e tecnica edilizia, ciottoli legati
a malta, a quella di Barchi, se ne differenzia sostanzialmente sotto il profilo
funzionale per l’essere inserita in un articolato sistema di fortificazione: da
essa, infatti, si dipartono, scendendo verso il fondovalle, due bracci della
cinta muraria che andava a cingere il borgo. Immediatamente contigua alla torre,
nel tratto di mura che scende in direzione Sud, si apre un ingresso costituito
da un fornice con arco a sesto acuto realizzato in laterizio. La ridotta si
congiungeva con ulteriori giri di mura al castello vero e proprio, posto sulla
cima del colle e oggi meno visibile dal basso perché coperto dalla macchia. Il
castello, sebbene le strutture superstiti siano meno apprezzabili, appare assai
simile a quelli di Scagnello, Battifollo e Nucetto. Immersi nella boscaglia,
possono essere riconosciuti i resti dell’edificio principale – che certamente
conteneva ambienti di pregio disposti su più piani e di una torre – di cui si
conservano in parte due lati per circa 20 m d’altezza. Quest’ultima era a
pianta quadrangolare, si ergeva presso l’angolo nord-occidentale dell’edificio
ed era realizzata interamente in mattoni; al suo coronamento si distingue
almeno una fila di caditoie. Ai piedi della torre si individua nel terreno una
depressione che corrisponde a una cisterna voltata a botte con il soffitto
sfondato. Altri lacerti murari alcuni di una certa consistenza, in mattoni o in
ciottoli, si possono riconoscere estesi su tutta l’area sommatale del poggio. Altri
link consigliati:
http://www.fungoceva.it/valli/BAGNASCOcast.htm,
http://www.comune.bagnasco.cn.it/Home/Guidaalpaese/tabid/23711/Default.aspx?IDDettaglio=9545.
Ecco un video dedicato alla fortificazione in questione (è di enrico20087): https://www.youtube.com/watch?v=ShNlcAPC8T0
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Bagnasco,
http://www.culturaterritorio.org/zfiles/CMAVT_3.htm,
Foto: da
http://www.culturaterritorio.org/Download/CTAVT_Galleria_SChede/Bagnasco-torre.jpg
e di Mery su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/165289
Nessun commento:
Posta un commento