Situato alla destra del Progno e collegato a Tregnago da un ponte del XIX secolo, Marcemigo è raggruppato intorno alla chiesa di San Dionigi posta a mezza costa della collina. Una torre recentemente restaurata potrebbe indicare la presenza in loco di un castello tuttavia non documentato. Molti terreni in età medievale erano sotto la giurisdizione del monastero cittadino di San Giorgio in Braida che nella costruzione che ora conosciamo come villa De Winckels raccoglieva i proventi delle decime e dei livelli pagati da coloro che lavoravano i campi. Il borgo conserva tuttora l'antico aspetto con viottoli circondati da muri di recinzione in pietra. La chiesa di San Dionigi al suo interno accoglie affreschi del ‘300, epoca del suo maggior splendore che perdurò fino agli inizi del secolo successivo. In seguito la chiesa venne definita "cappella della pieve di Tregnago" perché ad essa assoggettata. Il suo interno fu più volte ritoccato nei secoli. Data la mancanza di documentazione precisa su un eventuale castello di epoca medievale posto a Marcemigo, allo stato attuale delle ricerche si possono solo fare supposizioni sulla sua effettiva esistenza e localizzazione. Di un non meglio identificabile “castrum” di Marcemigo si parla in documenti del XII secolo: Federico I nel 1154 e nel 1185 assegnò e confermò come dipendenze del vescovo Adelardo II “un locus qui dicitur valle Longazeria cum castris qui vocantur Caculo (Cogollo) , Massemanitus (Marcemigo) , Taureniacus (Tregnago). Il sito più probabile per un castello potrebbe essere quello dove si trova ora la chiesa di San Dionigi. Qualche studioso ha creduto anche di poter scorgere nel basamento del campanile qualche traccia di una costruzione precedente. Il sito potrebbe essere il più indicato per posizionare un castello con scopi militari. Dal colle della chiesa, infatti, si può scorgere, oltre al castello di Tregnago, anche quello di San Pietro di Badia Calavena. Chi arriva a Marcemigo scorge sul colle della chiesa, una torre restaurata da qualche anno, “el casteleto”. Per anni la torre è stata considerata da alcuni – in modo piuttosto frettoloso e superficiale – una parte di un antico castello, uno dei tre che, secondo qualche studioso, danno origine al toponimo “Tregnago” con quello di Tregnago e quello di Cogollo. In realtà in un attento esame della mappa del catasto austriaco del 1847 che riporta le costruzioni allora presenti, la torre non compare. La sua costruzione è quindi più recente, forse di fine Ottocento.
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Tregnago, http://www.tiraccontotregnago.it/wp-content/uploads/2015/11/Milli-Marsemigo-tera-santa.pdf
Foto: la prima è di Dino Danieli su http://www.panoramio.com/photo/54790787, la seconda è presa da http://www.visitillasivalleys.com/it/sogna/18-castelli.html
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