MONTAGNANA (PD) - Rocca degli Alberi
Monumento simbolo di Montagnana, incastonato nella cortina
muraria verso occidente, è il castello di Porta Legnago. Analogamente al
Castello di San Zeno, a levante, la Rocca degli Alberi era attorniata in
origine da un fossato sia all’interno che all’esterno delle mura e quindi
collegata con ponti levatoi. A volere questa imponente e munitissima fortezza,
che aveva lo scopo non solo di proteggere uno degli ingressi, ma anche di
costituire un baluardo estremo di resistenza, fu Francesco I da Carrara,
Signore di Padova (i cui stemmi familiari - scalpellati dai veneziani
successivamente alla sottomissione alla Serenissima nel 1405 - compaiono
accanto a quello del Comune di Padova). L'architetto fu un certo Franceschin
de' Schici, di cui non abbiamo altre notizie. I lavori durarono solo 28 mesi,
dal 1360 al 1362. La Rocca degli Alberi di Montagnana è costituita da tre
edifici: l'Androne, il Torrione e il Mastio. L' Androne è un lungo corridoio
fortificato, che poteva essere facilmente sbarrato ai due estremi e in due
punti intermedi grazie ai ponti levatoi e alle saracinesche. Ogni ridotto
difensivo poteva essere completamente isolato e tenuto sotto mira dalle
posizioni superiori, ed è questo il concetto che informa l'opera tutta: se una
parte della Rocca va perduta, il successo per il nemico è effimero, in quanto è
isolato e bersagliato da punti più sicuri. All'uscita della Porta degli Alberi
si possono notare la scritta celebrativa della costruzione e tre stemmi in
pietra: il simbolo carrarese, il carro; la Croce Antoniana, simbolo della città
di Padova; l'arma personale di Francesco I da Carrara, e cioè un cimiero con
una testa di moro cornuta. Il mastio, che è la parte più alta dell'edificio,
era cieco fino al terzo piano, poiché la parte inferiore era destinata a
cantina e a segreta. Dal numero delle feritoie e dalle dimensioni dei
magazzini, si è calcolato che, nei momenti di crisi, la guarnigione ospitata
poteva raggiungere i cento elementi, con viveri per più di sei mesi. La parte
di mura che fiancheggia la Rocca è quella più antica, costruita dal Comune di
Padova. È quasi esclusivamente in mattoni, e non ci sono torri vere e proprie,
ma solo due guardiole con merli rialzati. Possiamo notare che in questo lato
della cinta manca il camminamento: questo infatti era costituito da tavolati in
legno posti su travetti infissi orizzontalmente nel parapetto merlato. Le mura
erano continue e non esisteva la porta attuale. Nel 1317 Cangrande della Scala,
Signore di Verona, s'impadronì della città che per una ventina d'anni fece parte
del dominio Scaligero. Per motivi strategici e per maggiore comodità, la
guarnigione veronese fece aprire in questo punto una seconda porta oltre a
quella si S. Zeno, che si trova sul lato opposto. Ritornata la città in mano a
Padova, si pose il problema di cosa fare di questa nuova apertura nella cinta
muraria, e fu deciso di costruire una bertesca di due piani, una struttura di
legno che sporgeva anche sul lato esterno. Queste mura quindi rappresentano un
compromesso fra le costruzioni in muratura e quelle totalmente o parzialmente
in legno. Negli anni successivi, le nuove costruzioni militari si orientano
prevalentemente sulla pietra, naturale o cotta, anche perché cominciano ad
essere adoperate con sempre maggiore frequenza le terribili armi a proiettili
incendiari, introdotte dall'oriente. Si comprende quindi come una
fortificazione anche parzialmente in legno presentassero rischi gravissimi. Per
questo motivo un secolo più tardi, la bertesca venne sostituita da una Rocca
vera e propria. Il complesso era stato adibito dal 1963 a Ostello della
Gioventù, ora spostato in una struttura pochi metri fuori le mura. La Rocca è
visitabile, a pagamento, nel periodo di apertura dell’Ostello della Gioventù;
nella stagione invernale, occorre invece richiedere una guida all’Ufficio Turistico.
Nel settembre del 1980 è stato emesso il francobollo da 1000 lire che raffigura
la Rocca degli Alberi, appartenente alla serie "Castelli d'Italia". Altri
link suggeriti: http://www.magicoveneto.it/Padovano/Montagnana/Rocca-degli-Alberi-Porta-Legnago-Montagnana.htm
(ricco di foto), https://www.youtube.com/watch?v=pTrAuXt7xnc (video di
tesoritralemura).
Fonti: http://www.comune.montagnana.pd.it/index.php/2-non-categorizzato/133-urbanistica-la-rocca-degli-alberi,
testo del Prof. Alberto Costantini su http://www.ilmarescalco.it/dati/montagnana/rocca.html,
https://it.wikipedia.org/wiki/Montagnana#Rocca_degli_Alberi
Foto: la prima è di Silvano Balbo su https://www.panoramio.com/photo/66661495,
la seconda è una cartolina appartenente alla mia collezione
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