mercoledì 26 aprile 2017

Il castello di mercoledì 26 aprile







GUALDO CATTANEO (PG) - Castello e Palazzo Baronale in frazione Pomonte

Il borgo si trova a 461 metri s.l.m., sulle colline che separano la valle del torrente Puglia dalla valle Umbra. I primi cenni storici del castello ne fanno risalire la fondazione al 1130 per opera del vicino e nobile paese di Gualdo Cattaneo. Nel 1160 il Barbarossa che aveva già dato alle fiamme la vicina Spoleto, rea di ribellione, mandava agli assisani un diploma in cui affidava a tale contado il possesso di Pomonte come luogo di confine fino alla valle del Puglia. Un secondo documento di Papa Innocenzo III diretto al vescovo di Assisi Guido datato 26 maggio 1198 in cui si descrivono le chiese, le cappelle,i monasteri della città e degli immediati dintorni, arriva a scrivere che sottostà alla giurisdizione del Vescovo assisano anche “ecclesiam sancte Marie de Pomonte”. Pomonte appartenne anche ai conti di Antignano. (la contea di Antignano, castello posto sulle colline di Bevagna, comprendeva diversi possedimenti che spaziavano tra Bevagna e Gualdo Cattaneo). Nel 1305, per porre fine alle scaramucce con i duchi di Spoleto, il cui rettore era Deoticlezio de Loiano, i rappresentanti di Pomonte furono convocati nella cattedrale di Foligno per cercare un accordo. Nel corso dei secoli Pomonte tu teatro di lotta e di contesa fra Todi e Bettona. Verso il 1312 molti fuorusciti di Todi e di Bettona, dopo che questa località fu distrutta, si rifugiarono entro le mura di Pomonte. In seguito ad essi si aggiunsero numerosi fuorusciti di Perugia. Nell'anno 1318, invece, si verificò una rivolta contro i guelfi, che volevano tributi e pretendevano la difesa della chiesa locale con le armi: essi si dichiararono seguaci di Federico I da Montefeltro, che in quel periodo cercava la supremazia in Umbria. Poi, nel 1322, Todi assunse la giurisdizione sul castello. Nel 1368 appartenne a Bonifacio Tancredi di Rosciano, il quale ebbe aspre contese con i Michelotti di Perugia, con Tommaso di Mascio Ranieri, capitano di ventura, ed infine anche con la città di Todi, la quale riuscì verso il 1400 a scacciare da Pomonte, dopo aspri combattimenti, tutti i fuorusciti. Nel 1415 Gregorio XII conferì al Castello il titolo nobiliare di baronia, facendovi costruire quello che a tutt’oggi si denomina Palazzo baronale. Nel 1421 Pomonte passò sotto il dominio di Bettona, quando questa fu ricostruita dal Cardinale Albornoz e poi sotto il vicariato della famiglia Trinci di Foligno con Corrado XV, amico ed alleato dei Bettonesi. Ma Todi volle ritentare l’occupazione dell’importante Castello e nel 1435 portò gravi distruzioni in tutto il territorio Piemontino. Nel 1451 Pomonte si sottomise ai Signori Crispolti di Bettona e ne divenne feudo con bolla di Nicolò V, dello stesso anno. I successivi pontefici non fecero che confermare questo stato di cose, finché nel 1658, sotto Alessandro VII, dopo la morte di Bonifacio Crispolti, Pomonte passò alle dirette dipendenze del Pontefice. Tra la fine del sec. XVIII e l’inizio del XIX il feudo passò ai baroni Baldini di Orvieto e successivamente ai conti Bennicelli di Roma. Nel 1802 fu annesso al territorio di Gualdo Cattaneo. Durante la seconda guerra mondiale, nel 1943, il palazzo baronale divenne alloggio di un comando tedesco; nel 1944 i partigiani si riappropriarono di tutte le proprietà in esso contenute. I grandiosi resti del diruto Castello, che ancora si vedono, sul declivio del monte chiamato « Poggio delle Civitelle », sito sulla dorsale tra il comune di Gualdo Cattaneo e di Bevagna il cui termine richiama il latino “civitulecittadella così come i reperti archeologici rinvenuti in quella zona attualmente esposti al Museo archeologico per l’Umbria di Perugia, sono ascrivibili all’epoca romana. Di una primitiva Pomonte “superior” parlano i resti del semi-diruto Castellaccio i cui resti alti e perimetricamente ridotti sono, dai cittadini del luogo guardati con amore come una reliquia. Oggi il palazzo baronale si eleva maestosa sopra un colle, circondato da una ricca vegetazione; a pianta quadrilatera, presenta agli angoli piccole torri contro-scarpate d’altezza pari alla metà dell'edificio. Altri link suggeriti: https://www.youtube.com/watch?v=MdDcnLDCXts (video di Diego Pieroni), http://www.mondimedievali.net/Castelli/Umbria/perugia/provincia002.htm#pomonte


Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Pomonte_(Gualdo_Cattaneo), http://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-pomonte-gualdo-cattaneo-pg/

Foto: le prime due, relative al castello, sono prese da http://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-pomonte-gualdo-cattaneo-pg/; la terza, relativa al palazzo baronale, è presa da http://www.dalcacciatore.it/dintorni/pomonte.html

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