LIVORNO - Fortezza Nuova Medici
Rappresenta l'antico "Baluardo di San Francesco" della città
pentagonale progettata da Bernardo Buontalenti ed in origine inglobava anche il
"Baluardo di Santa Barbera", fino a quando non fu in parte
smantellata per far posto al secondo accrescimento del quartiere della Venezia
Nuova. La costruzione delle Fortezza Nuova risale alla fine del Cinquecento,
quando l'architetto Buontalenti fu incaricato dal governo mediceo di stendere
un piano per la nuova città di Livorno. Intorno al 1576 l'architetto predispose
un disegno per un abitato chiuso da una cinta muraria e da un sistema di fossi
a forma pentagonale; tuttavia, il piano non indicava ancora la presenza di una
fortezza vera e propria, ma si limitava al semplice tracciamento di un circuito
fortificato continuo, caratterizzato da cinque bastioni ai vertici del
pentagono e alla mezzeria del lato settentrionale, con il sesto ricavato dalla preesistente
Fortezza Vecchia (http://castelliere.blogspot.it/2010/10/il-castello-del-giorno_09.html). Nel 1577 furono avviati i lavori per la costruzione della
città e del suo sistema difensivo, ma solo intorno al 1589 fu deciso dal
Granduca Ferdinando de' Medici di potenziare l'apparato militare con la
realizzazione di quella che poi sarà chiamata Fortezza Nuova. Il progetto si
deve alla collaborazione tra Buontalenti, Don Giovanni de' Medici (figlio
naturale di Cosimo I) e altri ingegneri quali Claudio Cogorano e Alessandro
Pieroni. Al tempo della sua costruzione fu ordinato che neanche le chiese
dovessero superarla in altezza difatti si trova vicina alle chiese quasi coeve
del Pieroni. I lavori cominciarono nel gennaio 1590 con la cerimonia del
getto della prima pietra (10 gennaio 1590) adattando due bastioni del progetto
buontalentiano (quello di San Francesco, rivolto verso nord - est e quello di
Santa Barbara, verso nord) e terminarono nel 1604. Tuttavia, sul finire del Seicento
il complesso fu in gran parte smantellato, riducendolo al solo Bastione San
Francesco, al fine di ottenere nuove aree edificabili all'interno della città e
smantellando circa 2/3 della superficie originaria. La trasformazione portò
all'edificazione di un secondo sistema difensivo adiacente alla fortezza e a
protezione del quartiere della Venezia Nuova: il Forte San Pietro. Adibita
successivamente a caserma e magazzino, nel corso della seconda guerra mondiale
la Fortezza Nuova fu duramente colpita dai bombardamenti aerei, che distrussero
la maggior parte delle costruzioni interne. Successivamente ospitò gli sfollati
del centro cittadino, per essere trasformata, in seguito, in un grande parco
pubblico, con una suggestiva veduta sui fossi e sulla piazza della Repubblica. La
Fortezza Nuova si erge in mezzo ad un grande bacino d'acqua ed è collegata alla
città tramite un piccolo ponte e da alcuni pontili mobili realizzati in anni
recenti. La cortina muraria, sostanzialmente intatta, presenta una forma assai
complessa, con tutti gli elementi tipici dell'architettura militare del tempo,
quali i fianchi ritirati concavi, le cannoniere ad intaglio ed un rivellino
molto pronunciato verso lo specchio d'acqua antistante. L'ingresso principale è
protetto da un recinto difensivo sovrastato da caratteristiche torrette
angolari: in origine qui era presenta un ponte levatoio, sostituito poi da un
passaggio in muratura. Dal recinto, una galleria conduce al fianco ritirato del
bastione ed ai piani superiori del baluardo, dove sono presenti i ruderi di
numerosi edifici di servizio, oggi inseriti all'interno di un parco pubblico. Vi
si trovava una chiesetta per la guarnigione, consacrata alla Concezione di
Maria ed officiata dal cappellano fino al 1860. Attraverso un altro cortile
interno, circondato da alte cortine fornite di feritoie, si accede, mediante
una galleria, ad uno scalo che si affaccia ad una piccola darsena alla quale
arrivavano via acqua i rifornimenti per la guarnigione. Fino ai primi anni del Novecento
sul terrapieno al centro della fortezza era posizionato un cannone che veniva
fatto sparare per annunciare il mezzogiorno. Ancora oggi all'interno della
fortezza è possibile trovare il cannone, puntato verso la porta San Marco. Il
Parco Pubblico della Fortezza Nuova copre circa 35mila mq di verde, racchiuso
tra le sue possenti mura in laterizio e finiture in pietra serena. Le mura sono
di tipologia a “sacco” e a “scarpata” verso il canale d’acqua, così come
proprio delle fortificazioni di quel periodo. La Fortezza è circondata dai
canali, detti “fossi” che possono essere percorsi con un suggestivo giro in
battello, potendo così avere una visione particolare della città. Dalla parte
alta del Parco della Fortezza è possibile vedere verso Nord la Porta San Marco,
con il Leone alato in sommità e a destra la piazza della Repubblica detta anche
del “voltone”, sotto la quale è possibile passare con la barca.
La Sala degli Archi conteneva in origine il corpo di
guarda della Fortezza Nuova. Oggi, decaduta la sua funzione militare, è invece
adibita a spazio culturale. Dopo sei anni di restauro, il bellissimo salone di
400 mq sormontato da volte a crociera, è stato equipaggiato con un nuovo
sistema di illuminazione che, nel rispetto degli equilibri architettonici,
rende l’ambiente adeguato alle più moderne funzioni espositive. Qui è possibile
una visita virtuale della fortezza: http://www.thinklab360.com/mondo-360/tour-virtuale-della-fortezza-nuova-livorno/.
Altri link suggeriti: http://www.comune.livorno.it/_cn_online/index.php?id=176&lang=it,
http://www.lalivornina.it/LIVORNO%20MONUMENTI/La%20Fortezza%20Nuova.htm
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Fortezza_Nuova, http://www.prolocolivorno.it/una-visita-alla-fortezza-nuova/,
http://www.comune.livorno.it/portaleturismo/it/default/193/Fortezza-Nuova.html,
https://www.livorno-effettovenezia.it/luoghi-di-interesse/fortezza-nuova/
Foto: la prima è presa da http://www.lanazione.it/livorno/cronaca/2013/01/13/829398-fortezza_nuova_riaprira.shtml,
mentre la seconda è una cartolina della mia collezione
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