PESARO - Castello in frazione Novilara
L'agro di Novilara fu abitato dai Piceni, che lasciarono
testimonianza di sé in una vasta necropoli nella quale oggi sono state scavate
circa 300 tombe, portando alla luce numerosi reperti archeologici. Fra tali
reperti è specialmente nota la cosiddetta stele di Novilara, un'iscrizione in
lingua nord picena databile intorno al VI-V secolo a.C. Fu costruito in
sostituzione di un più antico castello, sorto più ad est probabilmente intorno
al 1000: forse perchè ormai troppo vecchio e piccolo, forse perchè diroccato e
cadente per le continue guerre, il castello di Novilara fu abbandonato ai primi
del 1300 e ricostruito più ad ovest, sulla collina ove si trova tuttora. Ritenuto
strategicamente importante, il "nuovo castello" di Novilara fu
costruito e fortificato con i più aggiornati mezzi dell'epoca. Considerandola
vedetta dei loro confini, sia i Malatesta che gli Sforza si adoperarono con
ogni mezzo per renderla sicura ed inespugnabile; ripararono e consolidarono le
mura che le continue guerre ed il tempo avevano indebolito. Come detto, fu Signoria
dei Malatesta e poi degli Sforza. Nel 1513 esso fu scorporato da Pesaro e
concesso, per volere di Francesco Maria I della Rovere, al suo luogotenente
Baldassarre Castiglione, che per l'occasione ottenne anche il titolo di Conte. Nei
brevi periodi di permanenza del Castiglione (i suoi impegni politico-militari
lo costringevano a lunghi viaggi fuori dello Stato), Novilara fu frequentata
dai più insigni letterati e pittori del tempo. Il figlio Guidobaldo II lo riunì
definitivamente al comune di Pesaro nel 1521. Dell'antico palazzo, cuore della
fortificazione, e della sua grande torre - dopo il crollo del 1723 e
l'abbattimento del portico nel secondo dopoguerra - residuano una porta e parte
delle mura. La cinta muraria di Novilara è
completamente intatta, ed è possibile effettuare una piacevole passeggiata
percorrendo l’antico camminamento di ronda, ammirando il panorama a 360 gradi
che spazia dalla costa adriatica, con le città di Pesaro, Fano e Senigallia,
alle verdi colline ondulate che si susseguono quasi all’infinito, fino ai
rilievi appenninici ben visibili sullo sfondo. L’interno del borgo è costituito
da un susseguirsi ordinato di un sistema di viuzze dove si affacciano antiche
abitazioni ancora intatte intervallate da costruzioni dal sapore più moderno,
ristrutturate di recente. Passeggiando per le vie si incontrano alcuni
ristoranti tipici, un piccolo ed ordinato parco e la chiesa del SS Sacramento,
che spicca sulle costruzioni circostanti per la sua notevole imponenza. Altri
link da consultare: http://www.parrocchianovilara.it/vecchiosito/pagine/storia%20di%20novilara.html,
http://castelli.qviaggi.it/italia/marche/castello-di-novilara/.
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Novilara, http://www.turismo.pesarourbino.it/elenco/borghi/pesaro-novilara.html,
http://www.borghipesarourbino.it/borghi-fortificati/novilara/
Foto: la prima è presa da http://www.borghipesarourbino.it/borghi-fortificati/novilara/,
la seconda è presa da http://www.cultmarche.it/2016/06/01/musica-indiana-al-castello-con-lallievo-di-ravi-shankar/14715/
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