ISERA (TN) - Castel Pradaglia
La collina sulla quale sorge il castello è stata abitata fin dall' rtà del bronzo come dimostrano i numerosi reperti archeologici rinvenuti. Edificato in posizione strategica su un dosso tra Isera e Ravazzone, Castel Pradaglia è menzionato a partire dal 1183, originariamente feudo della famiglia omonima dei Da Pradaglia, alla loro estinzione passò sotto il controllo del principe vescovo di Trento Salomone che nel 1197 vi impose un suo gastaldo. In realtà, secondo alcuni documenti, anche altri poteri locali possedevano degli edifici all'interno delle mura di Castel Pradaglia come i Castelbarco e le comunità circonvicine, che ne dovevano curare la manutenzione. Fin dagli inizi del ‘200, il castello, che esercitava sia una funzione di controllo sia di asilo e dimora per gli abitanti dei territori limitrofi, fu legato all’abitato di Sacco e al dazio che lì veniva riscosso, fonte irrinunciabile per l’episcopato tridentino. Nel 1214 fu investito del castello Jacopo da Lizzana che in seguito si ribellò al potere vescovile, portando all'assedio e la riconquista del castello nel 1234. Dopo vari passaggi di mano, nel 1270 il maniero fu acquistato dai Castelbarco della linea di Rovione, che lo mantennero per circa un secolo, per poi cederlo ai Castelbarco di Lizzana. Nel 1416 il maniero fu ceduto da Aldrighetto di Castelbarco al Duca Federico d’Austria, conte del Tirolo, in cambio del castello di Nomi; l'instabile situazione politica creatasi in Vallagarina vide ancora una volta Castel Pradaglia tornare in possesso dei Castelbarco e qualche anno dopo lo stesso vescovo Alessandro di Mazovia vi pose a custodia un capitano vescovile. Fu assediato e distrutto dai veneziani durante la guerra contro gli Asburgo e i relativi possedimenti passarono al podestà di Rovereto. Proprio nell'ambito di questo scontro, Castel Pradaglia fu testimone di un evento celebre: nel 1487 vi si svolse infatti il duello tra Antonio Maria Sanseverino, figlio del condottiero dei veneziani, e il conte svevo Johann von Sonnenberg. Tale scontro viene ricordato come disfida di Pradaglia. Dopo la guerra con Venezia il castello non fu più ricostruito e, nonostante in rovina, venne concesso quale possesso fondiario fino alla soppressione ottocentesca dei feudi. Nel corso della prima guerra mondiale, vista la sua posizione strategica, il colle dove sorgono le rovine del castello fu fortificato dagli austriaci con la costruzione di alcune trincee, di cui rimangono evidenti tracce ancora oggi. Nel 2011 il castello e la collina sono stati oggetto di vari lavori di restauro e valorizzazione a fini turistici. Dell’originale complesso castellare, oggi allo stato di rudere e recentemente restaurato, si conservano parte della cinta muraria più interna, la cisterna con volta a botte e alcuni ambienti. Il Comune di Isera ne ha promosso negli ultimi anni il progetto di recupero. Altri link suggeriti: https://www.youtube.com/watch?v=T2gTNBgEWHk (video di Ferdinando Gonzaga), http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2014/10/14/news/lavori-a-castel-pradaglia-c-e-l-ok-ma-mancano-fondi-1.10119964
Fonti: https://www.cultura.trentino.it/Luoghi/Tutti-i-luoghi-della-cultura/Castelli/Castel-Pradaglia,
https://it.wikipedia.org/wiki/Castel_Pradaglia, http://www.destradigelagarina.it/dxadige_context.jsp?ID_LINK=112745&page=3&area=181
Foto: la prima è di Augusto Laghi su https://www.cultura.trentino.it/Luoghi/Tutti-i-luoghi-della-cultura/Castelli/Castel-Pradaglia,
la seconda è di Lungoleno su https://it.wikipedia.org/wiki/Castel_Pradaglia#/media/File:Castel_Pradaglia_1.jpg
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