RACALE (LE) - Castello Baronale
Il territorio subì le incursioni e le aggressioni ad opera di popolazioni
barbare provenienti dal mare. In epoca normanna visse un periodo di prosperità
e pace che determinò la formazione di una piccola città a pianta quadrangolare.
Da questo momento storico varie furono le famiglie feudatarie che ne detennero
il possesso fino all'eversione della feudalità avvenuta nel 1806. I primi a
possedere Racale furono, nel XII secolo, i De Tallia, famiglia normanna. In
seguito fu feudo per oltre un secolo di un ramo della nobile famiglia ravellese
Della Marra, i cui principali esponenti furono Pietro (1250), Risone II,
Giovanotto de Marra,
Riccardo. Ultimo discendente del ramo
fu un altro Riccardo, morto nel 1470, i cui figli, Giovanni e Menga, non
ereditarono alcun feudo perché già alienati. Passò quindi all'importante
famiglia senese dei
Tolomei di
cui faceva parte Pia dei Tolomei celebrata da Dante nella Divina Commedia e che
diede i natali proprio a Racale a Marc'Antonio Tolomei vescovo di Lecce dal
1485 al 1498. Sotto questa famiglia la città conobbe un periodo di floridezza e
di crescita demografica tanto da farne uno dei centri più popolosi del salento
dell'epoca in particolare con la contessa Porzia. In seguito toccò ai
Guevara, ai
De Franchis e infine ai baroni
Basurto. Particolarmente significativo fu, per la storia della
città di Racale, il terremoto del 1743 in seguito al quale venne distrutta
l'antica chiesa parrocchiale del XII secolo, ripristinata poi nel 1756. D'impianto
trecentesco, il castello baronale (poi palazzo ducale) sorse verosimilmente sui
resti di un preesistente fortilizio di epoca normanna. Originariamente contava
quattro torri poste ai vertici di una struttura quadrilatera, delle quali
rimangono solo quelle agli angoli nord-est e sud-ovest (quest'ultima con stemma
della famiglia della Marra, di origini francesi). Rimaneggiato intorno alla
prima metà del Cinquecento dalla famiglia Tolomei, il maniero fu oggetto di
ulteriori interventi di
restyling nel corso dei secoli successivi, come
si evince dalla disomogeneità stilistica del cortile interno, caratterizzato da
prospetti appartenenti a epoche differenti. Parte dell'attuale costruzione
risale agli inizi del XV secolo ad opera del barone Puccio di Tolomei, durante
la dominazione degli angioini. Nella seconda metà del XVIII secolo, con i duchi
Basurto, l'edificio assunse definitivamente l'aspetto di un palazzo gentilizio
in virtù della costruzione dell'attuale facciata su via Umberto I, e di un
corpo laterale avanzato con spigoli tagliati a 45 gradi e contrassegnati da
paraste scanalate. L'attuale ingresso, preceduto da un piazzale lastricato, è
costituito da un solenne portale di matrice napoletana (1770 ca.), sovrastato
dallo stemma dei Basurto-Calò.
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Racale, https://www.forzasalento.it/castelli/castello-baronale-di-racale/
Foto: la prima è presa da http://www.guidedocartis.it/?page_id=4897, la
seconda è stata scattata da me sul posto un po' di anni fa..
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