Pomaro Monferrato (AL) - Castello Marchesi del Monferrato
La storia della località è strettamente legata a quella del suo castello che domina tuttora il colle sul quale venne edificato. La data in cui furono posate le prime pietre del maniero non è nota con certezza ma la sua costruzione da alcuni storici è attribuita agli Aleramici nel XII secolo. All'epoca il castello fu eretto nel punto più alto del colle e rivolto a settentrione, inoltre le prime case costituenti il borgo erano raccolte entro un "receptum" costituito da un'opera muraria. L’opera di cinta fu edificata sulla sommità del colle a scopo difensivo, ne è di testimonianza la torre di appostamento e parte del fossato all’entrata del castello. L’antica torre di guardia, parte delle mura di cinta originarie, e un breve tratto del fossato all’entrata del castello, sono ancora visibili in prossimità della piazza centrale del paese. La posizione strategica occupata dal borgo di Pomaro, posto ai confini del marchesato dei Monferrato, ha fatto sì che fosse sempre al centro di continue tensioni e scontri per il controllo del territorio, fungendo da baluardo difensivo, talvolta per il Casalese, talvolta per il Milanese. Nel XV secolo, il paese sotto il potere dei Paleologi, fu coinvolto nella guerra tra questi ultimi e i Visconti, e venne invaso e saccheggiato da Francesco Sforza. I Paleologi trasformarono il paese, il castello e il prospiciente parco, in una delle dimore più belle e confortevoli a disposizione dei marchesi del Monferrato. Nel XVI secolo, durante i continui conflitti tra spagnoli e francesi Pomaro, nel 1536, divenne proprietà dei Gonzaga. In seguito tutto il territorio monferrino fu parte delle guerre di successione, "rami minori" di un conflitto chiamato poi "Guerra dei trent'anni". Nell’ottobre del 1637 l’esercito degli spagnoli, sotto il comando del marchese di Leganez, giunse in prossimità del castello e smantellò gran parte delle fortificazioni esterne. Ma prima di penetrare nel borgo venne messo in ritirata dal sopraggiungere del duca di Crequi. Nel settembre dell’anno successivo Leganez ritentò l’impresa, questa volta ne uscì vittorioso, ma solo dopo aver minato il castello e le rimanenti fortificazioni. I danni furono ingenti, come riporta un manoscritto del 1697 (archivio storico di Pomaro), del maniero, dopo lo scontro, rimasero solo l'ala verso settentrione. Nel 1685 il castello e il feudo di Pomaro divennero proprietà degli Ardizzone, i quali iniziarono l’opera di recupero dei resti dell'edificio rimasti integri dopo l'attacco e la ricostruzione di ciò che era andato distrutto con lo scopo di realizzare una più moderna residenza nobiliare. L’ultimo erede diretto degli Ardizzone si spense nel 1734 così nel 1745, tramite una sentenza camerale, il feudo venne ceduto a Giuseppe Dalla Valle Ardizzoni. Nell’800 conobbe un periodo di splendore, attraverso le cure di Giuseppe, di suo figlio Alessandro e della moglie di quest’ultimo, Paola dei Roero Sanseverino, che si occuparono con grande interesse dei restauri dell’edificio, della manutenzione del parco e del suo grande giardino. Il 6 ottobre del 1935 venne inaugurato l’asilo, fatto costruire sempre grazie all’interesse della Marchesa Paola Dalla Valle. Nel 1935 fu ospite della Marchesa la Regina Elena, la quale impressionata dalla bellezza del parco del castello, lo volle proclamare “il più bel giardino d’Europa”. Alessandro e Paola Dalla Valle non ebbero figli e alla loro morte fu designato come erede del castello il Conte Carlo Calvi nel 1950. Nel 1950, il Ministero della Pubblica Istruzione, in base all’articolo 71 della legge 1089 del 1939, mise sotto la tutela dello stato la tenuta e il castello di Pomaro, ritenendoli di notevole interesse storico e artistico. Nel 1924 il Conte Calvi sposando Jolanda di Savoia, legò la storia di Pomaro a quella della Casa Reale. L’ultimo erede Pier Francesco nel 1958 sposò l’attrice Marisa Allasio, con la quale visse stabilmente in Pomaro presso il castello. Dal 1982 il castello e il suo parco sono di proprietà privata e oggi i suoi ambienti suggestivi sono aperti a ricevimenti, convegni e meeting di prestigio. Il maniero si presenta come un blocco in cotto con pianta a U e tre torri poligonali sormontate da merlature a coda di rondine. Per approfondire si può visitare il seguente sito web:http://www.castellodipomaro.it
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