mercoledì 1 febbraio 2012

Il castello di mercoledì 1 febbraio



PORTO RECANATI (MC) – Castello Svevo

L'imponente struttura deve il suo nome a Federico II di Svevia che nel 1229 donò le terre in cui sorgerà Porto Recanati. Gli storici sembrano concordi nell'indicare il XIII secolo quale epoca della sua fondazione o quantomeno della costruzione del mastio. Un documento datato 1285 attesta che, a quel tempo, la popolazione s'era già insediata all'interno dell'originaria cinta fortificata. Nella carta, il castello è menzionato col nome di "Castrum Maris", termine con cui si voleva indicare un nucleo abitato costiero munito di opere difensive: indispensabili in quei secoli, per proteggersi dalle incursioni delle guarnigione nemiche, così come dalla frequenti scorribande dei temutissimi pirati turchi e barbareschi. La torre principale, in origine a pianta quadrangolare, è stata eretta prima dell’intera fortificazione; non se ne conosce esattamente l’origine, anche se sembra che la sua costruzione si sia resa necessaria per la difesa del porto, situato all’epoca alla foce del fiume Musone. Alta 25 metri, merlata con beccatelli a sporto, ha uno sperone a pianta ottagonale, aggiunto nel 1677 da Papa Innocenzo XI, per appoggiarvi due grossi cannoni in bronzo detti “colubrine” a difesa dalle incursioni turche. Alla sinistra del mastio è collocato lo stemma della città-madre Recanati, in cui figura un leone rampante munito di spada. Nel 1369 furono erette delle nuove mura, a protezione di quello che nel frattempo era divenuto un popoloso villaggio di pescatori e contadini. La porta di ingresso era unica con il ponte levatoio e nel 1404 il castello vide accrescere le proprie difese, a seguito dello scavo di un fossato nel quale furono convogliate le acque del fiume Potenza. Il lato rivolto verso il mare è formato da una cortina muraria raccordata ad una possente torre di comando quadrangolare, più antica rispetto al resto della costruzione. Intorno al 1400 venne eretto un torrione angolare di forma cilindrica a difesa del fronte sud-occidentale. Col tempo il manufatto ha perduto la gran parte dei suoi attributi difensivi, tra i quali l'apparato sommitale; vanta comunque la base leggermente scarpata ed un'ampia apertura rivolta verso l'interno, utilizzata per scaricare le artiglierie su chi eventualmente fosse riuscito a violare le mura. Il complesso è stato interamente realizzato in laterizio. Le cortine murarie orientale ed occidentale misurano 72 metri circa, quelle che formano i lati nord e sud oltre 40. Lungo l'intero circuito si sviluppa il cammino di ronda, difeso da parapetto e munito di feritoie equidistanti. L'area interna del castello (3000 mq circa) ospita l'Arena "Beniamino Gigli", intitolata al celebre tenore recanatese che vi ha tenuto numerosi concerti, nella quale si tengono prestigiosi eventi culturali legati al teatro, alla musica e al cinema. Negli ambienti che s'affacciano sul lato orientale, hanno sede la Biblioteca Comunale, la Pinacoteca "Attilio Moroni" ed una mostra archeologica permanente.

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