CARBONARA SCRIVIA (AL) –Rocca
Risalirebbe al XIV secolo o primi anni del XV secolo, sulla base di ciò che riportano alcuni documenti ritrovati. La tipica costruzione, definita "dongione", venne costruita da Pierino Cameri su una precedente di proprietà dalla famiglia Curolo, signori di Carbonara, i quali ebbero declino a partire dal 1246. A quell'epoca, il sistema difensivo di Carbonara Scrivia comprendeva, oltre il dongione, un recinto fortificato o castello, con fossato e due porte di accesso. All'interno del recinto vi era un pozzo. A metà del Quattrocento il maniero, che guardava alle vigne del Monferrato, passò ai Guidobono Cavalchini che lo mantennero fino agli anni '80 del Novecento, per poi donarlo al Comune di Carbonara Scrivia. La rocca, così come il castello di cui oggi non rimane alcuna traccia, fu più volte distrutta e ricostruita. Nel 1828 un forte terremoto la rovinò e qualche anno più tardi l'ultimo e definitivo crollo del tetto danneggiò ulteriormente e in modo grave la costruzione. Il dongione alterna esternamente, nel muro a scarpa, mattoni e pietra. Due torri pensili a rinforzare la cortina muraria sono collegate da un camminamento aggettante su beccatelli e caditoie. La rocca conserva chiare tracce del passato medievale: struttura quadrangolare, alta e massiccia, il cui scopo era sicuramente difensivo con limitato uso di aperture e pressoché privo di elementi decorativi. In origine non vi era alcuna apertura, quelle esistenti sono di recente costruzione, forse ottocentesca: vi si accedeva dagli edifici adiacenti direttamente al primo piano. Il piano terreno aveva soffitto a volte le cui spinte potrebbero essere state raccolte da un'infilata di colonne. Il piano superiore presentava un soffitto a travatura che sosteneva il tetto. E’ visitabile su autorizzazione comunale.
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