CASOLE D’ELSA (SI) - Rocca senese
Originario insediamento etrusco, Casole viene citata per la
prima volta in un atto notarile dell'896 con il quale il marchese di Toscana
Adalberto concedeva il borgo in feudo al Vescovado di Volterra. Documenti del
secolo XI citano ancora Casole come castello della diocesi di Volterra. Dal
1201 divenne libero comune, per poi cadere nel 1240 sotto l'influenza di Siena
che lo conquistò dopo un lungo assedio, rafforzandone le fortificazioni. Nel
1259 le truppe fiorentine invasero il territorio, ma dopo la sconfitta subita
l'anno successivo nella Battaglia di Montaperti il borgo di Casole d'Elsa venne
annesso definitivamente ai domini di Siena. Il borgo, posto in posizione
strategia e per questo fortemente conteso tra senesi, volterrani e fiorentini, fu
ampliato con nuove fortificazioni ricevendo la struttura toponomastrica che
ancora oggi lo contraddistingue. Gli stessi abitanti di Siena si occuparono
della fortificazione delle mura e del rafforzamento della rocca. La cinta muraria
ha una forma
che ricorda quella di una pera, con una estensione dell'asse
maggiore di circa 420 metri ed una larghezza di circa 130. Si entrava e si
usciva attraverso due porte, oggi non più esistenti. In alcune vecchie
fotografie è possibile vedere quella a sud, Porta Rivellino, prima che
venisse minata, durante la seconda guerra mondiale, dalle truppe naziste nel
tentativo di ostacolare l'avanzata dei carri armati alleati, mentre quella a nord
prendeva il nome di Porta ai Frati. Il lato della cinta muraria (ancora in
gran parte intatta sebbene inglobata nelle abitazioni) che guarda la Val d'Elsa
è caratterizzato da due torrioni a pianta semicircolare risalenti al 1481
(uno ormai un rudere). Furono progettati dal grande architetto senese Francesco di Giorgio
Martini allo scopo di potenziare le strutture difensive
originarie, di cui la rocca rappresenta la massima espressione. La sua imponente
struttura quadrangolare, che si erge sul lato sud della cinta muraria, fu
eretta nel 1352
e in seguito rafforzata da due torri diseguali, di forma quadrata e coronate da merlatura guelfa.
Molto bello il portale gotico ad arco ribassato sormontato dallo stemma bianco
e nero Senese con delle arciere ben conservate ai suoi lati. Nel tratto di mura
ancora intatto, caratterizzato dall'inserto di decorazioni orizzontali in pietra
nella struttura interamente realizzata in mattoni, si riconoscono i
resti dell'apparato
difensivo
a sporgere poggiante su beccatelli in mattone a forma di
piramide rovesciata. Tutto il fronte esterno meridionale (che
inglobava le mura cittadine) della Rocca è scomparso. L'alternanza di pietra e
mattoni lungo tutto il perimetro della costruzione evidenzia le molte
manomissioni da essa subite dal corso dei secoli. Nel 1554 il borgo fu teatro
degli scontri tra la Repubblica Fiorentina e quella Senese che si conclusero
con la vittoria di Firenze e l'annessione di Casole d'Elsa ai possedimenti
Medicei. Il paese da allora segui le vicende del Granducato venendo infine
annesso al regno d'Italia nel 1861. All'interno della rocca, attualmente sede del
Comune di Casole, sono stati adibiti i locali della Pinacoteca d’Arte Viva,
spazi dedicati all’arte dei ragazzi e loro punto di ritrovo. Nell’atrio comunale,
inoltre, ogni 15 giorni, vengono organizzate mostre di pittura contemporanea di
artisti senesi denominate “Mostre a Palazzo” che hanno grande risonanza in
tutto il territorio. L’atrio della Rocca è aperto gratuitamente al pubblico
tutti i giorni.
Nessun commento:
Posta un commento