PORTOFERRAIO (LI) – Fortezza del Volterraio
Nota anche come
Castello del
Volterraio, è una fortificazione costiera (la più antica) situata sull'Isola
d'Elba, ubicata in posizione dominante sulla vetta dell'omonima collina che si
eleva a est dell'abitato a 394 metri di altezza. Tale complesso fortificato,
che nei documenti duecenteschi è chiamato
Monte Veltraio, fu costruito attorno all'anno Mille, nel punto in
cui probabilmente sorgeva una preesistente struttura di epoca etrusca. La
fortezza venne ristrutturata in epoca tardo-duecentesca dai Pisani, più
precisamente tra il 1281 e il 1298, su probabile progetto di Vanni di Gherardo
Rau, per adeguarla alle esigenze difensive dell'epoca. La decisione di
rafforzare la rocca coincise con l'invio sull'Elba di un forte contingente
militare. Il complesso svolgeva funzioni di avvistamento ad ampio raggio lungo
il tratto costiero settentrionale dell'isola e verso il mare prospiciente. Successivamente
rafforzata ed ampliata dagli Appiani nel 1440, fu una delle poche fortezze
elbane mai espugnate dai pirati turchi che nelle loro scorribande razziarono
più volte l'Elba. Quando la zona entrò a far parte del Granducato di Toscana,
la fortezza fu integrata, seppure fosse in posizione isolata, al sistema
difensivo che venne allestito dai Medici nel cuore della cittadina di
Portoferraio. Ai primi del '600 si verificò un evento importante; estinti gli
Appiani con la morte di Jacopo VII, si aprì per lo Stato di Piombino un periodo
trentennale estremamente agitato e confuso, l'influenza degli spagnoli si fece
più marcata, con la loro occupazione di Piombino e dell'Elba, in seguito alla
quale vi costruirono forte San Giacomo a protezione del golfo di Longone. Nel 1646
le truppe francesi sbarcarono sull'isola e attaccarono i possedimenti spagnoli,
giungendo in prossimità dei confini, che vennero piantonati per impedire ogni
contatto con la gente di Rio ed evitare il contagio nel caso la peste, che
imperversava nel napoletano, avesse raggiunto l'isola. La piccola guarnigione
del Volterraio aveva diversi compiti, dal segnalare l'avvistamento di navi
sospette all'impedire che si facesse legna nella lecceta sottostante, per
preservare la scarsa gora che alimentava i mulini sottostanti, oltre ad impedire
lo sconfinamento di uomini e animali provenienti da Rio. Il complesso continuò
a svolgere le proprie funzioni anche in epoca settecentesca sotto i Lorena, per
poi divenire un presidio delle truppe napoleoniche sul finire del secolo. Nel
1798 vi fu un'insurrezione contro i militari Francesi che portò alla
semidistruzione del complesso, da allora definitivamente abbandonato. Una serie
di restauri condotti a partire dalla seconda metà del secolo scorso ha permesso
di recuperare ciò che restava dell'antica fortificazione. La fortezza si articola
a pianta esagonale ed è caratterizzata da strutture murarie interamente
rivestite in pietra, alla cui base sono visibili in alcuni punti tracce di più
antiche mura di epoca etrusca e romana. L’accesso avveniva tramite un ponte
levatoio e appena entrati ci si imbatteva nel pozzo della cisterna. Nella parte
più alta svetta una torre quadrangolare, che fu probabilmente il nucleo
originario della piazzaforte. Nonostante lo stato di rudere, è ancora oggi
visibile parte dell'aspetto imponente che originariamente caratterizzava il
complesso difensivo. Acquistato dal
Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano,
oggi il castello è in forte stato di decadenza. Nonostante questo, con molta
cautela nella visita, merita salire fino alla cima del monte che lo ospita per
ammirare i maestosi resti delle mura, e godere di una
vista unica sul golfo di
Portoferraio. Ricercando in rete, ho trovato questo
interessante link: http://www.mucchioselvaggio.org/FOTO_C7/NUMERI/56/56-38.pdf
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