sabato 10 novembre 2012

Il castello di sabato 10 novembre





SANTA MARINELLA (RM) – Castello Odescalchi

Sorge sui resti dell’antica Punicum e della Villa di Ulpiano e oggi, attorniato da palme e pini marittimi, domina il porticciolo turistico di Santa Marinella. Un camminamento di ronda scoperto che collega i torrioni circolari si sviluppa sulla cinta muraria quadrata decorata con una merlatura. Oltrepassate le mura attraverso un elegante portale ad arco, si accede nel cortile interno irregolare dove si può ancora ammirare l'antica torre cilindrica saracena, il suo elemento più antico, costruita probabilmente a protezione del piccolo centro abitato che ivi sorgeva intorno all’XI secolo. La trasformazione del torrione in castello si ebbe tra il XV e il XVI secolo, quando fu innalzato intorno ad esso un massiccio recinto a pianta quadrata con quattro torri circolari, unite da un ballatoio per la ronda, e si chiuse la porta sopraelevata della torre riducendola a finestra e aprendo sulla stessa una nuova porta con un ponte levatoio. L’origine del castello di Santa Marinella è da collegarsi con i potenti Signori di Vico, feudatari di un’ampia area del litorale laziale, costruttori nel Medioevo di numerose torri e fortezze lungo la costa. Ai di Vico seguirono numerosi altri proprietari quali i Galeria, gli Anguillara, gli Orsini e la Camera Apostolica. Un’ ulteriore trasformazione del castello si ebbe ad opera dei Barberini (tra i cui membri ricordiamo la principessa Cornelia Costanza), nel XVII secolo, i quali inglobarono l’antica torre con un’ala di fabbricati, mutando l’aspetto del castello in palazzo signorile ed erigendo per la cappella di Santa Marina, sita nel cortile, un alto campanile a vela. L’edificio passò così all’Arcispedale Sanctus Spiritus in Saxia (Ospedale Santo Spirito) che lo gestì fino al 1887, quando passò agli Odescalchi, attualmente ancora suoi proprietari. Il principe Odescalchi rafforzò il carattere di residenza gentilizia realizzando alcuni restauri e l’attuale parco. Il castello è oggi una rinomata location per ricevimenti e cerimonie. Si racconta che nel periodo di maggiore splendore politico e strategico, Santa Marinella sia stata al centro anche di una storia d’amore e di morte che per molti anni ha suggestionato la fantasia degli abitanti e dei viaggiatori. Nella primavera del 1534 il nobile romano Mario Savelli s’invaghì di una fanciulla promessa sposa di Cristoforo Renzi. Nemmeno dopo le nozze fra i due il Savelli desistette dalle sue richieste e un biglietto spedito dal castello di Palo, dimora estiva dei Savelli, caduto nelle mani del Renzi, fece scattare la molla della gelosia folle di questi. Obbligò infatti la moglie non solo a rispondere alle parole dello spasimante, ma anche a fissargli per la notte seguente un appuntamento. Ad aspettarlo il nobile Savelli, non trovò la bella giovane ma suo marito che lo uccise sparandogli prima un colpo di pistola e poi finendolo a coltellate. Catturata e condotta a Castel Sant’Angelo la bella Giovanna Renzi giurò, anche dopo le torture, di non essere complice del marito fuggito di notte con una barca; solo l’intervento di Margherita d’Austria che, impietosita la volle come propria damigella, la salvò dal capestro. Per trovare altre notizie sul castello si può visitare il seguente link: http://www.castellosantamarinella.it/ilcastello.html

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